02/04/2010 - 05/04/2010
Marzo…si avvicina il compleanno di mio marito!
Decido di regalargli (o meglio…regalarci) un
weekend a Parigi!!!
Organizziamo per il periodo delle vacanze
pasquali, per sfruttare un giorno in più.
Visto il poco tempo a disposizione decidiamo di
partire da Torino, anche se i voli AirFrance, 289 euro per 2 persone, non sono
proprio tra i più economici.
2 aprile
Ore 13,30, si parte!
Atterriamo in orario e cerchiamo subito i treni per
la città. La stazione si trova tra i terminal 2C e 2E. Facciamo il biglietto
alle macchinette automatiche, 8,50 euro a persona. Qui si può pagare con monete
oppure con carta di credito (noi abbiamo usato la carta prepagata), alcune macchinette
non accettano mastercard, tutte accettano visa (postapay).
Con il treno, arriviamo fino alla fermata Chatelet.
Incontriamo qualche difficoltà (non siamo gli unici) nel capire dove fare i
biglietti della metro. Chiediamo all’ufficio informazioni…ma non sono troppo
chiari e gentili. Dopo 10 minuti di pellegrinaggio, realizziamo che prima è
necessario riutilizzare il biglietto del treno per uscire dalla stazione. Una
volta superate le barriere si possono acquistare i biglietti per la metro.
Abbiamo prenotato l’hotel Mogador (105 euro a notte) tramite Venere. Si trova in Rue
de la Victoire
(vicino alle Galeries Lafayette e l’Opéra), è un due stelle, ma è veramente
carino, le camere sono abbastanza spaziose e molto pulite, il personale è gentilissimo
e disponibile, sicuramente ottimo rapporto qualità / prezzo.
Arrivati in hotel lasciamo i bagagli e via in
città!
Andiamo in place de la Concorde e passeggiamo
nel giardino delle Tuileries. Ci piacerebbe visitare subito l’Orangerie, ma
purtroppo sta chiudendo (sono le 18) quindi, sotto la pioggia, arriviamo al
Louvre.
Nike di Samotracia |
Poca coda per fortuna, ingresso solo 6 euro a
testa, il venerdì, dopo le 18, costa meno. Una sola parola per il Louvre: immenso.
Quando usciamo dal museo ha smesso di piovere,
così decidiamo di incamminarci verso l’Opéra, proseguiamo la passeggiata fino
ai magazzini Lafayette e quindi cerchiamo una brasserie nei pressi dell’hotel.
Ceniamo alla Brasserie Generale Lafayette, su rue
de Lafayette (2 secondi piatti abbondanti, 40 Euro).
Louvre |
Dopo cena riprendiamo la metro e andiamo fino alla
Tour Eiffel, non saliamo, c’è troppa
coda! Spostandoci verso l’Esplanade du Trocadéro facciamo un po’ di foto alla
magica torre tutta illuminata, che sprigiona mille scintille bianche allo
scoccare di ogni ora.
Subito dopo raggiungiamo Notre-Dame e, a piedi,
torniamo verso il Louvre. La passeggiata lungo la Senna è molto carina. Non ci
accorgiamo di aver fatto parecchio tardi.
Ritorniamo in hotel, come prima giornata è andata
piuttosto bene!!
3 aprile
Oggi la nostra prima tappa è l’Orangerie. Il museo si trova
all’entrata dei giardini delle Tuileries da place de la Concorde. Qui si
possono ammirare i magnifici e immensi quadri delle ninfee di Monet, che
ricoprono le pareti di due sale ovali a loro dedicate.
Monet li dipinse nella sua residenza a Giverny e per molto tempo non si è trovato un luogo adatto in cui esporli. Infine la scelta è ricaduta sull’Orangerie che, per la sua vicinanza ai giardini, sembra essere l’ambiente naturale per queste opere. Al piano inferiore altri quadri di Renoir, Cezanne e molti altri impressionisti.
Ninfee |
Ninfee |
Monet li dipinse nella sua residenza a Giverny e per molto tempo non si è trovato un luogo adatto in cui esporli. Infine la scelta è ricaduta sull’Orangerie che, per la sua vicinanza ai giardini, sembra essere l’ambiente naturale per queste opere. Al piano inferiore altri quadri di Renoir, Cezanne e molti altri impressionisti.
Consiglio utile: per evitare le code
kilometriche all’ingresso del Musée d’Orsay, è possibile acquistare il
biglietto combinato (Orangerie + Orsay) direttamente all’Orangerie (13 euro a
persona per entrambi i musei), è però necessario visitare i due musei nello
stesso giorno.
Usciti dall’Orangerie ci rechiamo al Musée d’Orsay dall’altra parte della
Senna.
All’ingresso c’è già una coda piuttosto lunga,
anche se ha appena aperto. Noi andiamo all’ingresso C (per chi ha il pass dei
musei e chi ha già il biglietto) avendo acquistato il biglietto all’Orangerie.
Qui la coda è molto più corta!!
Iniziamo il nostro giro tra i quadri di Van Gogh, Monet,
Renoir, Degas, Cezanne, Toulouse-Lautrec…
Non è la prima volta che visitiamo questo museo,
eppure la sua bellezza ci rapisce sempre. Per chi ama l’impressionismo, come
noi, questa è una tappa obbligata e sempre piacevole. A nostro parere è il
museo più bello di Parigi.
Ammiriamo a lungo le splendide opere.
Quando usciamo è quasi ora di pranzo. Visto che
non piove decidiamo di passeggiare lungo la Senna per raggiungere Notre-Dame. Sull’isola proviamo a vedere se è possibile entrare
alla Sainte-Chapelle, ma la coda è abbastanza lunga e troppo lenta. Decidiamo
di spostare questa visita al mattino dell’ultimo giorno, sicuramente all’orario
di apertura l’attesa sarà inferiore.
Mangiando un panino al volo, ci dirigiamo verso la
Cattedrale. La fila di persone taglia tutta la piazza, ma procede velocemente,
in 10 minuti siamo dentro. Visitiamo anche il tesoro che è custodito
all’interno (3 euro a persona).
Centre Pompidou |
Riprendiamo a passeggiare per le vie della
bellissima Parigi. Sotto una pioggia a singhiozzo raggiungiamo il Centre
Pompidou e quindi torniamo in hotel, dove ci riposiamo qualche minuto e ci
diamo un’asciugata.
Si riparte!! A piedi, ci dirigiamo verso Montmartre. Ha smesso di piovere e
qualche raggio di sole illumina la basilica del Sacré Coeur mentre saliamo gli
oltre 300 gradini per raggiungerla.
Montmartre |
Che folla! Centinaia di persone si raggruppano a
guardare ballerini e acrobati che si esibiscono per strada, fiumi di turisti
salgono e scendono le gradinate, qualche auto cerca invano di passare.
Visitiamo abbastanza velocemente la basilica e
quindi ci addentriamo nelle viuzze di Montmartre. Camminando arriviamo fino a Pigalle. Foto di rito al Moulin Rouge,
sotto la pioggia che ha ripreso a farsi sentire. Proseguiamo il giro verso le
Galeries Lafayette…
Si è fatta ora di cena. Decidiamo di tornare a
Pigalle. Brasserie Marmitton, entrecote e demi poulet al barbecue 28 euro.
La serata si chiude qui, siamo un po’ stanchi…buona
notte!
4 aprile
BUONA PASQUA!
Oggi si parte presto alla volta di Versailles!
Purtroppo il cielo non promette nulla di buono.
Prendiamo la RER C
(2,95 euro a testa) e in mezzora circa arriviamo a Versailles (fermata
Versailles – Rive Gauche).
C’è già parecchia coda all’ingresso, ma entriamo
abbastanza velocemente. Biglietti: 25 euro a testa per gli appartamenti e i
giardini, compresi il Grand Trianon e le Petit Trianon..
All’inizio del percorso c’è la cappella reale,
dove i Re di Francia partecipavano alle funzioni religiose. E’ la parte più
alta della reggia.
Il giro prosegue attraverso gli appartamenti del
Re e della Regina, riccamente decorati con affreschi, quadri, decorazioni in
oro e arredi maestosi del XVIII secolo.
Arriviamo alla Galleria degli Specchi: 357 specchi
riflettono la luce delle grandissime finestre che si affacciano sui giardini. È
un corridoio lunghissimo ricco di decorazioni, l’ambiente che meglio
rappresenta la grandezza e lo splendore dei grandi Re di Francia.
Più “modesti” gli appartamenti del Delfino e della
Delfina.
Finito il giro all’interno, usciamo (al freddo e
al vento) nei giardini. La vista si perde senza scorgerne la fine! Non è la
prima volta che li visitiamo, ma l’ammirazione nel guardarli è sempre la
stessa. Il colpo d’occhio è stupendo grazie alle bellissime fontane e i
grandiosi bacini e canali d’acqua.
La nostra prima tappa sono i due palazzi di Grand
e Petit Trianon, visitiamo gli appartamenti dei due palazzetti e usciamo nel
meraviglioso giardino! Passeggiamo nel giardino francese, in quello inglese,
andiamo al Tempio dell’Amore (luogo prediletto di Maria Antonietta), visitiamo
il piccolo, ma bellissimo, teatro privato di Maria Antonietta e andiamo fino al
villaggio della regina.
Subito dopo ritorniamo nel giardino vero e proprio
della reggia. Per fortuna il tempo è un po’ migliorato, qualche raggio di sole
si alterna a qualche acquazzone.
Ci addentriamo nei boschetti, tra i romantici
vialetti, dove si nascondono bellissime fontane.
Nota pratica: le fontane vengono messe
in funzione a orari determinati, quindi conviene vedere i Trianon mentre sono
spente e ammirare il giardino quando i getti d’acqua si riaprono a completare
lo spettacolo.
Camminiamo, camminiamo e camminiamo per tutta la
giornata! Alle 17, esausti, andiamo a riprendere il treno per tornare a Parigi.
Visto che le nuvole sono passate, decidiamo di
andare alla Tour Montparnasse. 56°
piano. La vista è spettacolare, da qui si può ammirare tutta Parigi dall’alto!
Aspettiamo il tramonto e scendiamo.
Veduta dalla Tour Montparnasse |
Questa sera quartiere latino!
Facciamo una passeggiata tra le vie piene di
locali e ristoranti. Ceniamo in un ristorantino che si chiama Marathon (per un
pollo alla griglia e un maialino alla griglia, più due dolci e acqua spendiamo
42 euro).
5 aprile
Ultimo giorno a Paris…
Lasciamo il piccolo bagaglio in hotel e con la
metro andiamo fino alla St. Chapelle. Poca coda, infatti ha appena aperto.
Facciamo il biglietto (8 euro a persona) e entriamo.
Questa cappella risale al 1248, fu fatta costruire
dal devotissimo Luigi IX di Francia che la volle come cappella del palazzo reale
e reliquiario. Il palazzo fu tuttavia in seguito distrutto e ora la Sainte-Chapelle è circondata dal Palazzo di
Giustizia di Parigi.
Qui erano custodite la corona di spine di Gesù e
un pezzo della croce (oggi visibile nel tesoro di Notre-Dame).
La cappella è stata costruita su due piani.
La cappella inferiore era quella dove poteva
entrare il popolo. Una serie di colonne rosse e blu, decorate con il giglio di
Francia e Torri di Castiglia dorati, sostengono la splendida la volta
tempestata stelle su sfondo celeste.
La cappella superiore era riservata al Re e alla
sua corte.
Qui lo
spettacolo è maestoso, 600 mt2 di vetrate che risplendono! Oltre 1000 scene che
raccontano la storia dell’umanità dalla Creazione alla Redenzione di Cristo,
per terminare con immagini dell’Apocalisse nel grande Rosone.
La cappella è
in restauro, quindi parte delle vetrate non sono visibili, ma lo spettacolo
toglie lo stesso il fiato. Sicuramente una delle cose più belle che abbiamo
visto.
C’è ancora un po’ di tempo a disposizione, quindi
prendiamo la metro e raggiungiamo l’Arco
di Trionfo. Facciamo un po’ di foto e ci incamminiamo sugli Champs Elysées. Passeggiamo fino al
Grand Palace e al Petit Palace, vediamo Les Invalides dal ponte Alessandro III,
continuiamo fino a place de la
Concorde e poi a piedi fino all’Opéra e infine in hotel.
Salutiamo Parigi…
Recuperati i bagagli, ci avviamo verso
l’aeroporto.
Partiamo puntuali alle 16 e ritorniamo nella
nostra Torino…a mio marito il regalo è piaciuto!!!...e anche a me!
Cry e Enzo
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