04/08/2012 - 27/08/2012
Si parte il 4 agosto da Torino alla volta
di Singapore, con volo Lufthansa via Francoforte.
A380 |
Inizia ad imbrunire, quindi lasciamo i
nostri zaini in camera per muoverci verso il quartiere cinese: una manciata di
vie piene di negozietti, bancarelle e tanti turisti incuriositi.
Tra ristoranti e bancarelle ritroviamo gli
odori e i colori che avevamo lasciato in Malesia un anno fa, al mercato cinese
di Kuala Lumpur. Una bella sensazione, come se fossimo tornati ad un momento
lasciato volutamente in sospeso.
Da qui inizia il nostro viaggio.
6-9 agosto – Ubud, Bali
Il mattino seguente, alle 9,30, il nostro
volo Air Asia parte puntuale per Denpasar.
Arriviamo intorno a mezzogiorno. Sbrighiamo
le formalità di ingresso abbastanza velocemente (il visto si acquista
direttamente all’arrivo e costa 25 $).
Fuori dal terminal ci attende l'auto
mandata dalla nostra guest house per portarci a Ubud (200.000 rupie per il
trasporto). Il tragitto dura circa un ora e mezza.
Jangkrik Homestay |
Alloggiamo nella Jangkrik Homestay, una
tipica casa balinese di una famiglia squisita!
La nostra camera si trova al piano terra, è
spaziosa e pulita e ogni mattina ci servono la colazione nel terrazzino: banana
pancake e frutta fresca.
Offerte |
Al mattino, prima di uscire di casa,
assistiamo alla cerimonia delle offerte, chiacchieriamo con i padroni, parliamo
di usanze e tradizioni, giriamo un po’ all’interno del cortile…ci troviamo
bene!
Iniziamo a girovagare per Ubud, la
cittadina è molto caotica, si incontrano tantissimi turisti e c'è parecchio
traffico…eppure c’è qualcosa di particolare nell’atmosfera...che ci fa sentire
in Asia!
Monkey Forest |
Percorriamo le strade principali della
cittadina, Jl. Hanoman, Jl. Raya Ubud e Jl. Monkey Forest. Negozi di souvenir
si alternano a centri estetici, ci sono bellissimi negozietti di abbigliamento
e parecchi ristoranti.
serpentello nella risaia |
Arriviamo alla Monkey Forest e visitiamo il
parco abitato dalle scimmie. Dispettosi macachi saltano addosso ai turisti che
portano da mangiare. Visitiamo il tempio e scendiamo fino al fiume, passeggiamo,
facciamo un po’ di foto e poi torniamo ai rumori del centro.
Acquistiamo i biglietti per uno spettacolo
di danza balinese (150.000 rupie in due).
Danze |
Danze |
Lo spettacolo dura un’ora. Un gruppo di
belle signore suona abilmente le musiche del posto, fatte principalmente di
percussioni di ogni tipo. Le giovani ballerine si esibiscono nelle danze
tipiche, con movimenti bruschi, quasi
innaturali. Muovono le mani e gli occhi in un modo strano per noi, ma colmo di
significato per la raffigurazione del carattere e della psicologia del
personaggio.
Il giorno successivo ci accordiamo con un
tassista per andare a Jatiluwih (250.000 rupie).
lo zainetto a Jatiluwih |
In un'ora circa siamo a Jatiluwih. Ci
fermiamo lungo la strada prima di arrivare al villaggio. Facciamo una
passeggiata per scattare un po’ di foto e poi risaliamo in macchina per
proseguire. Al villaggio si paga il biglietto (15.000 rupie a persona). Qui il
panorama è meraviglioso! Le terrazze si estendono su tutte le colline, lo
sguardo si perde nel verde brillante delle piantagioni. Facciamo una
passeggiata lungo un sentiero in mezzo alle risaie, scattiamo tantissime foto
cercando di immortalare tanta bellezza. Uno spettacolo unico.
Jatiluwih |
Finito il giro di Jatiluwih andiamo al
Tempio Reale Taman Ayun di Mengwi. L’ingresso costa 11.000 rupie a testa e
consente di passeggiare nel tempio, circondato da un fossato con fiori di loto,
le cui torri rappresentano i monti sacri. Interessante, anche se non rimaniamo
particolarmente rapiti.
tempio reale |
Rientriamo a Ubud per pranzo. Fried rice e
chicken satay...che buona l'Asia!
al lavoro nelle risaie |
Dopo una veloce visita del palazzo di Ubud,
ci incamminiamo verso la periferia, arriviamo al fiume Champuhan e percorriamo
un sentiero in mezzo al verde acceso delle risaie. Proseguiamo nonostante il
caldo, ma poi, come un miraggio, avvistiamo un bar splendido…3 casupole in
mezzo a una piscinetta di fiori di loto con vista sulle risaie. Ci rilassiamo
in una di queste, gustandoci un ottimo succo di banana, il silenzio e il
panorama stupendo! La giornata sta volgendo al termine e il tramonto si sta
avvicinando, purtroppo dobbiamo lasciare questo angolo di paradiso e tornare al
caos di Ubud.
un piccolo paradiso |
Dopo un’ottima cena torniamo in homestay
per riposarci un po’ prima della sveglia!
Ci alziamo all’1,45 e alle 2 siamo fuori.
Si parte per la scalata al Monte Batur!
Un signore viene a prenderci davanti
all’hotel, passiamo a caricare altri due ragazzi tedeschi e poi quasi due ore
di macchina fino al campo base. Prima di partire per il trekking facciamo
colazione a base di
banana pancake e thè caldo. Veniamo assegnati alla nostra guida e partiamo di
buona lena. Inizialmente il percorso è semplice, si segue il sentiero sterrato
e si comincia a salire. Poi la pendenza inizia a diventare più ripida e si deve
camminare su sabbia e rocce. In un’ora e mezza circa si raggiunge la cima del
vulcano a oltre 1700 metri. Abbiamo percorso, con qualche difficoltà, circa
mille metri di dislivello!
In cima ci servono nuovamente la colazione,
questa volta toast e uova con bevande calde. Il freddo è davvero pungente,
cerchiamo di ripararci un po’ dal vento ma è praticamente impossibile!
l'alba dal Batur |
Intorno alle 5.30 iniziano a vedersi le
prime luci dell’alba. Man mano che passano i minuti lo spettacolo si fa sempre
più bello! In lontananza riusciamo a scorgere anche il Monte Rinjani di Lombok
che svetta sopra le nuvole. Il sole comincia a sorgere e sotto di noi la
vallata e il lago iniziano a prendere forma in un panorama mozzafiato.
Monte Rinjani |
Restiamo ad ammirare il paesaggio per un
po’ prima di incamminarci verso i crateri.
Verso le 8 comincia la discesa,
rigorosamente in fila indiana, visto che tutti i visitatori lasciano la cima
alla stessa ora. Per scendere si fa un
percorso più lungo ma un po’ più semplice. Arriviamo al parcheggio intorno alle
9 e ripartiamo per Ubud. Costo dell’escursione: 350.000 rupie a testa.
Passiamo il resto della giornata
riposandoci e rilassandoci, approfittando di uno dei tanti centri massaggi
della città.
9/12 agosto – Pemuteran, Bali
Il 9 agosto lasciamo la splendida Ubud.
Partiamo intorno alle 11 in taxi (400.000
rupie) alla volta di Pemuteran.
Arriviamo all'hotel Tirta Sari verso le tre
del pomeriggio. L’hotel, prenotato su booking (30 euro a notte con colazione),
è una struttura molto carina, le camere sono raggruppate in bungalow immersi in
un bellissimo giardino. C’è la piscina (con bar a pelo d'acqua) e un ristorante
ottimo ed economico. Ogni giorno propongono del pesce fresco da fare alla
griglia, lumpia bali (involtini primavera), chicken o beef satay e molto altro!
Tutto squisito! In media spendiamo intorno alle 75.000 rupie a testa.
Il paesino si sviluppa lungo la strada
principale che porta al Bali Barat National Park, ci sono un paio di negozietti
e poi hotel e centri diving. Ci informiamo per le escursioni da fare e
prenotiamo in uno dei numerosi centri diving.
Andiamo a vedere i fondali dell’isola di
Menjangan!
Il minubus del centro diving ci accompagna
fino a Labuan Lalang, da dove si prende la barca per l’isola.
Tantissimi coralli di tutti i colori, una
miriade di pesci...una meraviglia! Non ci accorgiamo del tempo che passa,
rapiti dallo spettacolo attorno a noi.
Il pranzo è sulla barca, tra una snorkelata
e l’altra. Rientriamo a Pemuteran verso le 16. L’escursione è costata 250.000
rupie a testa.
Concludiamo la giornata in piscina,
rilassandoci al bar a bordo vasca!
Il mattino dopo, alle 8, partiamo alla
volta del Bali Barat. Paghiamo 300.000 rupie a testa e veniamo affidati ad una
guida del parco.
il bar in piscina |
Iniziamo il nostro trekking di circa tre
ore. Partiamo dalla foresta di mangrovie, dove vediamo dei varani oziare su una
piccola spiaggia. Il posto non è lontano dalla strada e purtroppo si vedono
tutti i segni della "frequentazione umana", infatti c'è immondizia un
po' ovunque. Peccato.
varano |
Successivamente ci addentriamo nel
bosco...e la situazione migliora. Camminiamo nel letto di fiumi prosciugati,
infatti siamo nella stagione secca, quindi l’acqua è sparita. Vediamo un martin
pescatore rosso, diversi scoiattoli e scimmie nere. Bellissimo.
black monkey |
La passeggiata prosegue, il caldo è
notevole, ma la natura attorno a noi aiuta con un po' d'ombra. Arriviamo fino al piccolo tempio che è stato
costruito all’interno della foresta prima di iniziare a ritornare al
parcheggio.
Tutto sommato una bella passeggiata ed
un'escursione interessante.
Tornati in hotel, mettiamo il costume e
andiamo in spiaggia.
La sabbia è nera e così la spiaggia non ha
quel fascino tipico da spiaggia tropicale, ma la bellezza vera sta nei
fondali della baia.
coralli rosa |
Pemuteran è famosa per aver avviato un
programma di ricrescita del corallo. Utilizzano l’elettricità per accelerare la
crescita della barriera. In spiaggia si vedono i cavi elettrici (a bassa
tensione) che entrano in mare.
I risultati sono incredibili!
Entriamo in acqua e dopo appena una decina
di metri inizia una delle più belle barriere coralline mai viste! Non crediamo
ai nostri occhi, vediamo coralli di ogni colore, pesci fantastici, tutto a
pochi metri dalla spiaggia!
12/16 agosto – Kuta, Lombok
Si parte alle 9 del mattino. Tramite lo
stesso centro diving con cui abbiamo fatto le escursioni a Pemuteran, abbiamo
programmato il viaggio in auto per Denpasar. Costo dell’auto 450.000 rupie.
Il tragitto da Pemuteran a Denpasar è
piuttosto lungo, anche a causa del traffico.
Il nostro volo è alle 17, quindi abbiamo
parecchio tempo e così decidiamo di prendercela con comodo e fare alcune tappe.
Lungo la strada ci fermiamo diverse volte
sulle montagne per fotografare le immancabili risaie a terrazza.
cascata a Munduk |
La prima vera tappa è una cascata nei
pressi di Munduk, sulle montagne centrali. Visitiamo quella più vicina alla
strada. Lasciato l’autista al parcheggio ci incamminiamo per il sentiero.
Arriviamo in una ventina di minuti. Si paga un ingresso di 5.000 rupie a testa e si scende fino al
fiume.
Riprendiamo il nostro viaggio. Ci fermiamo
in un punto panoramico da dove si possono ammirare i due laghi Tamblingan e
Buyan. Bello.
dopo la preghiera |
Tappa successiva: il tempio di Pura Ulun
Bratan Danu, che si trova sulle sponde del lago Bratan. Si pagano 30.000 rupie
a persona per l’ingresso. Lo scenario è bello, anche se probabilmente all’alba
o al tramonto lo spettacolo è più suggestivo.
Pura Ulun Bratan Danu |
Proseguendo sulla strada per Denpasar, ci
fermiamo al mercato di Candikuning, dove acquistiamo delle fragole e delle
banane davvero squisite!
Il mercato, indicato anche sulla lonely
planet, è frequentatissimo dai turisti. Se si è di strada vale la
pena fermarsi, se si vogliono mangiare le fragole e fare qualche foto ai banchi
coloratissimi.
Arriviamo all'aeroporto di Denpasar un paio
d’ore prima del volo. Impieghiamo poco a fare il check in alla Merpati e a
pagare la tassa d’imbarco (40.000 rupie a persona).
Il volo, con velivolo cinese a turboelica,
dura circa mezzora. Arriviamo a Lombok in orario.
il mare di Lombok |
la "sabbia" di Lombok |
L'auto mandata dalla nostra guest house ci sta aspettando, in mezzora arriviamo alla Yuli’s Homestay a Kuta, nel sud dell’isola.
Kuta è un villaggio piuttosto piccolo, ci
sono alcune guesthouse e diversi ristoranti, alcuni uffici che organizzano
escursioni e spostamenti e due centri internet (500 rupie al minuto).
Per spostarsi è assolutamente necessario un
motorino o un’auto, sia per raggiungere le spiagge che per andare nei vari
ristorantini per cena.
La nostra guesthouse è composta da 8
bungalow molto carini e puliti, immersi in un bel giardino, sono disponibili
anche una cucina comune e due piscine. Nei bagni delle camere c’è solo l’acqua
fredda, ma sono disponibili delle docce comuni con l’acqua calda.
Yuli, la proprietaria, è una ragazza
gentilissima e disponibile. Noleggiamo da lei il motorino per 50.000 rupie al
giorno, ci prenota un ristorante per la prima sera, che ci ha fornito il
servizio trasporto gratuito (Warung Bule), ci da tante informazioni utili e con
il suo autista prendiamo il servizio di trasporto fino a Bangasal nel nord di
Lombok, per andare alle Gili (il trasporto ci è costato 350.000 rupie).
I nostri tre giorni a Lombok trascorrono
nel relax completo.
panorama su Kuta |
Con il motorino giriamo tutte le spiagge a
est di Kuta. Da questa parte le strade sono discrete, con parecchie buche, ma
percorribili. La spiaggia più distante è Grupuk, frequentata per il surf.
C’è poi Tan Juan Aan beach, la spiaggia
prima di Grupuk, una lunghissima distesa bianca praticamente deserta. Nella
parte più lontana della baia si arriva ad un piccolo caffè (poco più di una
baracca), Slow Cafè, con 5/6 ombrelloni e sdraio gratuiti. Il bar vende bibite
fresche e qualcosa da mangiare per il pranzo. Quando la spiaggia è “affollata”
si è in 10/11!!
la spiaggia ideale |
Il mare è calmo e il fondale abbastanza
profondo da fare il bagno. La spiaggia è enorme e bellissima…insomma è un vero
paradiso!
relax |
Avvicinandosi a Kuta, si incontra la
spiaggia di Seger. Una bella spiaggia per surf e foto!
C’è poi la spiaggia di Kuta, una
lunghissima striscia di sabbia con parecchi ristorantini e bar.
La strada per raggiungere le spiagge a
ovest di Kuta è disastrata! A tratti si deve andare sullo sterrato e l’asfalto
è una vera groviera!
Con qualche difficoltà, raggiungiamo Mawun
beach, una bella baia tranquilla.
Mawun |
Il mare è abbastanza calmo ed è possibile
concedersi un bagno rinfrescante.
In tutte le spiagge che abbiamo visto c’è
poca ombra e quindi, nelle ore centrali, stare al sole e al caldo può essere
piuttosto pesante.
Tanjung Luar |
Con un’escursione di una mezza giornata
andiamo a visitare il mercato del pesce di Tanjung Luar. Si parte molto presto
al mattino, ci vuole un po’ più di un’ora d'auto per arrivare. Alle 6 del
mattino il mercato inizia a popolarsi, uomini e donne arrivano armati di secchi
e vanno sulla spiaggia ad aspettare i pescherecci che si avvicinano.
mercato |
Assistiamo allo scarico di alcune di queste
barche, vediamo portare tantissimi secchi di pesci, grandi e piccoli, calamari,
gamberi. Poi passeggiamo per le vie del mercato e vediamo dei marlin, tonni
grandissimi, una manta, una razza e persino degli squali, tra i quali uno squalo martello! Giriamo per
un’oretta nel caos del mercato. Donne che vendono, uomini che continuano a
scaricare le barche, altri che puliscono il pesce, altri che girano cercando
quello di cui hanno bisogno e tutti che ci guardano incuriositi.
mercato |
Tornando dal mercato del pesce, facciamo
tappa in alcuni villaggi importanti per l’artigianato locale: Pununjak, Senkol
e Rambitan, dove possiamo assistere alla lavorazione di sarong, della
terracotta e del batik.
sarong |
Infine ci fermiamo a Sade, un tipico
villaggio Sasak. A Lombok l’85% della popolazione è sasak e di religione
musulmana. A Sade vivono ancora secondo la tradizione. Le case sono costruite
di bambù su una base fatta di fango e letame e il tetto è fatto con la paglia.
I tipici magazzini di riso sono rialzati per evitare l’intrusione dei topi.
Facciamo un giro con una guida del posto che ci mostra le case, le donne che
lavorano al telaio e gli ambienti comuni.
Rientriamo a Kuta per pranzo e passiamo il
resto della giornata nella nostra spiaggia preferita, Tan Juan Aan.
È arrivato il momento di lasciare Lombok
alla volta delle Isole Gili, ma abbiamo deciso che torneremo su questa
bellissima isola, abbiamo ancora troppo da vedere.
16/21 agosto – Isole Gili
Salutiamo Yuli e attraversiamo in auto la
zona montagnosa di Lombok. Arriviamo a Bangasal intorno a mezzogiorno.
L’autista ci lascia in un bar/ufficio per
acquistare i biglietti della barca pubblica che porta a Gili Trawangan. Qui
vogliono anche cercare di convincerci a comprare (a prezzi esagerati) il
biglietto per la fast boat dalle Gili a Bali. Come scritto dalla Lonely,
bisogna assolutamente diffidare di questi personaggi. Vogliono cercare di
fregarti, infatti i biglietti della fast boat li compriamo direttamente alle
Gili nell’ufficio della compagnia di trasporto (Ocean StarExpress),
spendendo decisamente meno: 300.000 rupie a persona.
Acquistiamo invece i biglietti per
Trawangan (10.000 rupie a testa, si possono comprare anche direttamente
all'ufficio del "porto", allo stesso prezzo) e andiamo alla spiaggia
da dove partono le imbarcazioni.
Saliamo a bordo, siamo gli unici turisti.
La barca viene riempita all’inverosimile!
Ci accomodiamo sulle panche e insieme a noi tantissime altre persone, in mezzo
invece viene ammassata la merce da trasportare sulle isole. Fortunatamente il
viaggio dura solo una ventina di minuti.
Si trova andando verso sud, in una via
interna del villaggio. I proprietari Luke e Kade sono induisti. Veniamo accolti
dall’immancabile statuetta di Ganesh di fronte all’ingresso. Entriamo nel
giardino, piccolo ma curato e veniamo subito alloggiati nella nostra stanza. La
camera è grande e abbastanza pulita, abbiamo solo il ventilatore a soffitto, ma
è più che sufficiente. La doccia ha solo acqua fredda.
Ci sistemiamo e andiamo a vedere le
spiagge.
Non possiamo credere ai nostri occhi, c’è
l’affollamento della Liguria!
Ci spingiamo verso il nord dell’isola e ci
fermiamo dove c’è un po’ meno gente.
tartarughine al santuario di Trawangan |
Il giorno dopo decidiamo di andare a Gili
Meno, la barca costa 40.000 rupie a persona andata e ritorno. Appena scesi ci
incamminiamo a destra, verso nord…in questa parte di isola ci sono meno
strutture e meno persone. Ci fermiamo sul lato nord dell’isola in un localino
su una bella spiaggia bianca. Per fare snorkeling è necessario superare a piedi
la barriera corallina, piuttosto a largo, con onde abbastanza vivaci che ci si
infrangono contro. Preferiamo restare in acqua rinunciando, per questa volta,
allo snorkeling.
Gili Meno |
Gili Meno |
Dopo pranzo ci spostiamo verso sud, qui ci
sono diversi hotel e locali, alcuni negozietti e uffici per le escursioni.
Facciamo ancora un bagno per vedere i fondali, in questa parte lo snorkeling è
migliore (anche se non fantastico) rispetto al nord, ma bisogna fare attenzione
alla corrente particolarmente forte.
Torniamo a Trawangan e la barca, anche in
questo caso, è particolarmente piena!
Il giorno successivo facciamo un’escursione
di snorkeling con Lucky trips (100.000 rupie a testa incluse pinne e maschera).
Partiamo in ritardo perché devono caricare le barche, facendo salire più gente
di quanto sarebbe possibile!
Siamo su una barca che potrebbe portare una
ventina di persone, ma noi saremo circa il doppio! Dopo aver fatto un’altra
tappa per caricare altra gente, si parte per lo scopo della gita, lo
snorkeling! Ci fermiamo in quattro punti diversi, il migliore è quello davanti
al vecchio Bounty a Gili Meno, gli altri non sono nulla di particolare, a parte
l’incontro con una tartaruga nella parte a nord di Gili Trawangan.
noi |
Ci fermiamo a Gili Air per il pranzo. Dal
fondo di vetro della barca sembra che qui il corallo sia meglio conservato, ma
non abbiamo messo maschera e pinne, quindi non possiamo esserne certi.
Insomma, escursione non entusiasmante, sia
per l’organizzazione che per i fondali.
Passiamo le altre giornate a Trawangan
insieme ad una simpatica coppia ligure, Barbara e Giuliano, con i quali
decidiamo di fare il giro dell’isola in bicicletta!
In realtà metà del giro si fa spingendo la
bici perché la stradina è fatta di sabbia non ce la si fa a pedalare!
Nella parte ovest di Trawangan ci sono meno
strutture e si riescono a trovare alcuni angolini poco frequentati, ma il bagno
è quasi impossibile a causa della bassissima marea.
tramonto da Trawangan, sullo sfondo Bali |
Per mangiare ci sono tantissimi ristoranti
da nord a sud dell’isola nella parte est, alcuni li abbiamo trovati chiusi
durante gli ultimi giorni del ramadan.
Vogliamo segnalare la pizzeria Il Pirata,
il pizzaiolo e il gestore sono italiani e la pizza è davvero buona! Noi di
solito mangiamo solo la cucina del posto, ma vista l’affluenza e i commenti
molto positivi sul quaderno davanti al locale, abbiamo voluto provare. E' stata
un’ottima scelta! La pizzeria non si trova sulla strada principale, ma
camminando verso nord, dopo il punto da cui partono le
fast boat, sulla sinistra c’è un insegna blu “Trinacria Village”, la pizzeria è
nella via interna e sarà a una quarantina di metri dalla strada principale.
21/24 agosto – Balangan beach, Bali
Il 21 agosto a mezzogiorno si parte per Bali
con una fast boat.
Le barche vengono caricate all’eccesso,
come tutte le imbarcazioni prese in queste vacanze tra Lombok e Gili.
Fortunatamente il mare è tranquillo e il
viaggio fila liscio, arriviamo a Bali dopo un’ora e mezza. Le compagnie forniscono
il servizio navetta fino all’hotel, quindi ci facciamo portare a Balangan, a
sud di Jimbaran.
Pensavamo che Balangan fosse decisamente
più comoda per raggiungere Jimbaran o Kuta. In realtà ci vogliono 20/30 minuti
in auto.
Alloggiamo al Flowerbud Bungalow 1, i
bungalow sono immersi in un bellissimo giardino, la camera è carina, il bagno è
esterno e la doccia si trova sotto il cielo, in mezzo a piante e fiori!
Per raggiungere la spiaggia ci vogliono 5
minuti a piedi: si torna verso la strada principale e da lì c’è una scalinata
che scende alla splendida spiaggia.
Balangan Beach |
La prima sera decidiamo di noleggiare un
motorino (40.000 rupie) per andare a Jimbaran. Mangiamo in un warung in
spiaggia, prendiamo una porzione di grigliata per due persone, ci sono un granchio,
un’aragosta, un pescione e dei gamberi, il tutto accompagnato dal riso e dalle
bevande, spendiamo 350.000 rupie in due. E' tanto in Indonesia, ma in confronto
ai prezzi “normali” di Jimbaran spendiamo poco! Ci sono infatti altri menu che
vanno dai 500.000 ai 900.000 rupie!
Jimbaran però non ci entusiasma, ci sembra
troppo poco genuina. Non ci torneremo più nei nostri ultimi giorni a Bali.
Il giorno successivo abbiamo un’escursione,
già prenotata dall’Italia, che ci porta a visitare un villaggio ad un paio
d’ore di auto.
Arrivati al villaggio di Palaga, veniamo
accolti con un dolce a base di riso e cocco. La guida ci racconta come vive la
comunità, ci mostra la mappa del territorio e quindi ci accompagna in giro per
il villaggio. Le case sono quelle tipiche balinesi, ognuna con il suo tempio
dedicato agli antenati e agli dei induisti. Vediamo alcune signore indaffarate
in cucina, altre preparano dei dolci per una festa che si terrà al tempio tra
qualche giorno. La guida ci mostra i templi del villaggio e ci spiega qualcosa
sulle loro credenze e su alcune cerimonie. Ascoltiamo affascinati i suoi
racconti.
caffè |
in cucina |
Ci accompagna poi nella “cooperativa” dove
viene fatto essiccare e immagazzinato il caffè prodotto nelle piantagioni del
villaggio. Pranziamo insieme alla nostra guida. Ci attende un banchetto colmo
pietanze davvero squisite, preparate dalle signore del villaggio. Pollo,
verdure, riso…tutte cose buone!
Dopo il lauto pranzo, la guida ci porta a
fare un giro della loro terra. Vediamo le piantagioni di caffè e scendiamo fino
al fiume dove è stata costruita una piccola diga per dividere l’acqua con gli
altri villaggi vicini. Passeggiamo in mezzo alle risaie, lungo i canali
costruiti per irrigare, in mezzo ad una vegetazione rigogliosa e bellissima. Il
nostro trekking dura un’ora circa.
risaie |
Ritorniamo al villaggio soddisfatti della
giornata trascorsa qui, lontana dal caos e dai turisti che affollano la costa
sud di Bali.
Torniamo al nostro hotel e per cena
decidiamo di scendere a Balangan beach.
Scendiamo per la scalinata, la spiaggia è
molto grande, c’è la bassa marea e in lontananza si vedono abili surfisti
sfidare le onde.
surfer |
Il tramonto da qui è bellissimo.
Passeggiamo un po’ per la spiaggia e scegliamo un warung dove mangiare. Qui i
ristoranti sono strutture molto semplici, poco più di enormi baracche. Alcune
hanno anche delle camere per i turisti, anche queste devono essere molto
basiche e spartane. La spiaggia è frequentata soprattutto da surfisti e ragazzi
che viaggiano low cost, infatti mangiare qui costa pochissimo. La prima sera
spendiamo 140.000 rupie in due e la seconda sera 120.000!
tramonto da Balangan |
Consigliamo sicuramente il warung Nyoss, è
il primo che si incontra scendendo dalla scalinata e avviandosi verso la
spiaggia a sinistra, si mangia divinamente!
Se si vuole mangiare pesce alla griglia
bisogna prenotarlo la sera prima.
Passiamo l'ultima giornata a Kuta, a fare
un po’ di shopping e a passeggiare. Il trasporto da Balangan a Kuta costa
160.000/170.000 rupie. Preferiamo muoverci in taxi perché il traffico è davvero
caotico e non essendo abituati ad andare in motorino preferiamo rischiare meno!
Ma sicuramente muoversi in motorino è più economico.
24/26 agosto – Singapore
Il 24 agosto alle 6,30 abbiamo appuntamento
con il tassista per farci portare in aeroporto. Usciamo dall’hotel…ma il
tassista non si vede!
Iniziamo a cercare qualcuno che possa
aiutarci...qui non arrivano trasporti pubblici ed è troppo presto per trovare
altri autisti in zona.
Dopo un quarto d’ora di panico una signora
gentilissima esce di casa e ci chiede se abbiamo bisogno di una mano. Le
spieghiamo la situazione, il marito fa una telefonata e dopo nemmeno cinque
minuti arriva un signore che ci accompagna in aeroporto!
Tutti ci chiedono il nome del tassista che
ci ha "paccati", per loro sicuramente non è una buona
pubblicità...purtroppo non ce lo ricordiamo.
Il volo Air Asia parte in orario, arriviamo
a Singapore a mezzogiorno.
Andiamo alla fermata della metro e dopo
aver acquistato il pass per turisti di 3 giorni (20 dollari a persona) andiamo
al nostro ostello.
Abbiamo prenotato il Rucksack Inn in
Lavender Street. Prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Lavender, usciti
dalla stazione su Kallagan Rd. basta andare alla fermata dei pullman e
aspettare il 133 o il 145 (forse anche il 13), fare 3 fermate e si scende
praticamente di fronte all’ostello, davvero comodo.
Chinatown |
Abbiamo due giorni pieni a Singapore.
Partiamo dal quartiere cinese. La fermata
della metro Chinatown lascia esattamente al centro delle vie principali dove si
trovano negozietti, bancarelle e ristoranti.
Sempre in metro raggiungiamo Raffles Place
ed eccoci nel cuore della zona ultramoderna di Singapore!
skyline |
Passeggiamo in questo quartiere così
diverso dal resto del Sud-Est Asiatico, ma comunque affascinante. Attraversiamo
il ponte e continuiamo a camminare sul pulitissimo lungofiume. Arriviamo fino a
Clark Quai, poche vie che si incrociano, con tanti piccoli edifici variopinti.
Ristoranti e locali affollano la zona!
Facciamo poi un giro dei centri commerciali
che si trovano lungo Orchard Rd. Sono tutti enormi, tantissimi negozi di grandi
firme, inavvicinabili! Per noi niente shopping, i prezzi sono davvero
esagerati!
skyline in notturna |
Facciamo anche un giro in Little India e in
Arab Street, quest’ultima davvero particolare con tutte le case colorate e la
moschea.
La seconda sera, dopo un’ottima cena
messicana a Clark Quai, andiamo al Marina Bay Sands, dove vediamo l’ultima
parte delle spettacolo di luci delle 21.30!
Da qui lo spettacolo notturno è
incredibile, restiamo ad ammirare lo skyline illuminato di Singapore.
Marina Bay |
L’ultimo giorno andiamo al lussuosissimo
centro commerciale a Marina Bay, proprio sotto l’hotel omonimo.
Per concludere, decidiamo di passare
qualche ora nel bellissimo aeroporto!
Fatto il check in, si passa all’area
partenze e da qui i terminal 1, 2 e 3 sono collegati l’uno con l’altro dallo
skytrain, si possono quindi girare tutti e tre.
Ci sono palestra, piscina, cinema, aree
gioco con playstation e simili, postazioni internet sparse per tutto
l’aeroporto, postazioni da cui è possibile collegarsi a skype, msn o altri
programmi di chat. Ovviamente tutto è gratuito e a disposizione di tutti!
Ci sono giardini di orchidee, altri con
alberi tropicali, girasoli...insomma l’aeroporto più bello mai visto!
Passiamo quasi 5 ore girandolo interamente.
Il tempo vola ed è ora di andare al gate.
Il nostro volo per Monaco parte con un po’
di ritardo, ma arriviamo comunque in orario alle 6 del mattino dopo.
Dobbiamo aspettare qualche ora per il
nostro volo per Torino e l’aeroporto di Monaco, seppur uno dei più belli d’Europa,
non è quello di Singapore!
La vacanza è proprio finita, è tempo di
tornare a casa e di iniziare a pensare al prossima!
A presto
Cry e Enzo
INFO
UTILI
Abbiamo prenotato tutto dall’Italia, ma non
è assolutamente necessario farlo, abbiamo incontrato diverse persone che sono
partite senza aver prenotato nulla e non hanno avuto problemi.
Hotel/Homestay:
Ubud: Jangkrik homestay. A un quarto
d’ora di passeggiata dal mercato di Ubud, camera pulita e grande, bagno privato
e doccia con acqua calda. Spesa 200.000 rupie a notte, colazione inclusa.
Pemuteran: Tirta SariBungalow. A due minuti dalla spiaggia, la camera standard è grande,
pulitissima, con aria condizionata. Il bagno ha la doccia sotto le stelle con
acqua calda. Il giardino è molto curato, c’è la piscina, dove sono disponibili
i teli, il ristorante è davvero ottimo e a buon prezzo. Per le escursioni, si
paga meno facendole in qualche centro diving. Spesa 375.000 rupie a notte,
colazione inclusa.
Kuta, Lombok: Yulis Homestay.
Si trova in una via interna, nelle vicinanze della moschea, non è sul mare, per
muoversi è necessario noleggiare un motorino o un’auto (che serve comunque
anche per raggiungere le spiagge). La camera è grande, comoda e pulita. C’è il
bagno privato, la doccia ha solo acqua fredda, ma sono disponibili delle docce
con acqua calda in comune. Spesa 350.000 rupie a notte, colazione inclusa..
Gili Trawangan: Rumah Kundun. È
una homestay carina che si trova in una posizione tranquilla nella zona sud-est
dell’isola. La camera è abbastanza spartana, la doccia ha solo l’acqua fredda,
non guasterebbe una sistemata, si vede che il posto è un po’ vecchiotto. Ma ci
troviamo bene! Spesa 250.000 rupie a notte, colazione inclusa.
Balangan beach: FlowerbudBungalow I. I bungalow sono immersi in un bel giardino, le camere sono
abbastanza semplici, il bagno è esterno e la doccia (fredda) è tra le piante.
L’hotel non si trova sulla spiaggia, ma a cinque minuti a piedi. Spesa 430.000
rupie a notte, colazione inclusa.
Singapore: Rucksack Inn. Camera microscopica
ma pulita e con aria condizionata, docce e bagni in comune puliti. Buona
posizione, vicino a Little India. Spesa 88 dollari a notte.
Singapore: Just Inn. Camera piccola e un po’
squallida, con aria condizionata. Bagni e docce in comune. Posizione non molto
comoda. È piuttosto decentrato.
Cambi:
Singapore: 1 Euro cambiato in media a 1,5 dollari SGD
Indonesia: 1 Euro cambiato in media a 11.500 rupie.
Trasporti:
- Voli Lufthansa per
Singapore acquistati a gennaio e pagati 610 euro a testa.
- Voli Air Asia per
Bali pagati 242 euro in due andata e ritorno.
- Volo Merpati
acquistato un paio di settimane prima di partire dal sito della compagnia
pagato 53 euro in due da Denpasar a Lombok.
- Taxi da Denpasar a
Ubud 200.000 rupie.
- Taxi da Ubud a
Pemuteran 400.000 rupie.
- Taxi da Pemuteran a
Denpasar 450.000 rupie.
- Taxi da Mataram a
Kuta Lombok 100.000 rupie.
- Taxi da Kuta a
Bengasal (imbarco per Gili) 350.000 rupie.
- Barca da Bengasal a
Gili Trawangan 10.000 rupie a testa.
- Fast boat da
Trawangan a Bali 300.000 rupie a testa.
- Taxi da Balangan
beach a Kuta 160.000 rupie.