Perù 11-30.08.2013
¡Perù: todo listo!
¡Perù: todo listo!
Moneta:
€ 1 = 3,70 Nuevo Sol (PEN)
1^
Giorno: Milano Malpensa – Madrid - Lima
Sono mesi che cerco un volo decente che ci porti in Sud America e, come un’apparizione il 29 marzo riesco a prenotare un’ottima soluzione per il Perù (€ 1.067); mi mancherà il mare, lo so già ma, dopo 2 anni in Asia, lo spirito latino ci attende!
Sono mesi che cerco un volo decente che ci porti in Sud America e, come un’apparizione il 29 marzo riesco a prenotare un’ottima soluzione per il Perù (€ 1.067); mi mancherà il mare, lo so già ma, dopo 2 anni in Asia, lo spirito latino ci attende!
E’ il 10 agosto 2013, da Malpensa, ci
alziamo in cielo con un volo Iberia diretto a Madrid e meno male che non proseguiremo
con la compagnia spagnola: nemmeno un bicchiere di acqua offerto. Aspettiamo le
due ore di scalo e.. via! Volo LAN comodissimo, ottima cena, servizi
interattivi senza alcun programma in italiano, ed anche questa volta grasse
dormite.
2^ Giorno: Lima - Paracas
Sono quasi le sei del mattino, sopra le
nubi un sole splendente, scendiamo di quota e ci attende una coltre di nebbia,
una cappa insomma che non fa arrivare a terra nemmeno un raggio di sole, a Lima
non esistono ombre: è tutto grigiastro con enormi cartelloni a lettere cubitali
fluorescenti, fortunatamente ci sono parchi verdeggianti e tessuti colorati.
Ritiriamo i nostri averi e ci accingiamo ad uscire.. semaforo per il controllo
dei bagagli e la Sere si becca il rosso, ma nel mio fagottino non ci sono
prodotti a rischio perquisizione quindi, fila tutto liscio!
Ancor prima di varcare la soglia
dell’uscita ci aggrediscono mille taxisti che vorrebbero portarci in centro.
Rifiutiamo e, con la sicurezza di chi a Lima ci vive da una vita, ci dirigiamo
in strada dove prendiamo una carretta a motore guidata da un vecchio signore
raffreddato, per 25 Soles sfreccia tra le strade deserte e scorciatoie
sconosciute a molti automobilisti ed, in una ventina di minuti, ci porta a
destinazione.
Dopo mille saluti lasciamo a Lima il bagaglio
carico di regali e partiamo per la penisola di Paracas in bus (30 Soles). Ci vogliono circa 5 ore per giungere
all’incrocio dove, lasciando la famosa Panamericana ci spingiamo fino al mare: El Chaco. C’è un unico taxi che per 15
Soles ci a porta nel piccolo villaggio.
Scegliamo il Backpakers The Pacific: camera
doppia con letti separati ad una piazza e mezza (trovati molto spesso in questa
vacanza) e bagno in comune per 40 Soles in due.
Si può utilizzare la cucina, la rete wi-fi
gratuita e la sala relax con un bel Tv a 60 pollici.
Non abbiamo ancora mangiato nulla dal
nostro arrivo…. Bugia! Sul bus i tipici venditori peruani ci hanno offerto pan brioches, palomitas (pop corn) e altri snack oltre ad una quantità indefinita
di bevande gassate.
N.B.: i locali mangiano e bevono qualsiasi
cosa ad ogni ora del giorno: centinaia di migliaia di venditori ambulati
affollano le strade, i mezzi pubblici, i marciapiedi e qualsiasi area
calpestabile offrendo caramelle, dolcetti, snack salati… sempre!
Scegliamo un ristorantino/chiosco anonimo
dove gustiamo capesante al formaggio e mariscos
picante con una bella birra
ghiacciata, totale 70 Soles. Cuenta
in linea con i prezzi di tutti i ristoratori nelle vicinanze.
Passeggiamo sul lungo mare, il sole è caldo
ma c’è una brezza fresca che non mi fa mollare la mia giacchina a vento nemmeno
per un istante.
Sarà il pranzo, il vento ma io ho sonno! Mi
rintano nel mio lettuccio e…
3^ Giorno: Paracas - Ica
…mi sveglio a mattina fresca come una rosa!
Prima di cadere in letargo sono riuscita a
prenotare l’escursione alle Islas
Ballestas per le ore 8.00 (35 Soles + 7 di tasse) e, dopo una rifocillante
colazione a base di torta confezionata, succo d’arancia e banane siamo pronti
per la gita in barca.
L’aria è gelida, il mare è scuro, il cielo
grigio ma, dopo pochi minuti avvistiamo dei bellissimi delfini! Proseguiamo
fino al famoso Candelabro e poi ancora fino ai primi faraglioni ricoperti di
guano. L’odore è intenso ma il posto è incantevole: foche, pinguini di Humboldt
e decine di specie di uccelli; un’oasi di pace, di natura incontrastata dove si
può solamente sedersi e contemplare in silenzio…
Purtroppo dobbiamo tornare verso la terra
ferma e, carichi come molle prendiamo delle bici a noleggio (35 Soles con mappa
e cellulare d’emergenza) diretti alla Reserva
de Paracas.
Ecco, non fatelo!
Forse il nome riserva è pure appropriato
ma, la fatica di pedalare in controvento seppur in discesa senza muoversi di un
centimetro in mezzo al deserto, beh non ne vale la pena.
Ci sono dei comodi pulmini che partono
dalla cittadina e che fanno tappa prima al Museo e ad altre attrattive naturali
sparse per il territorio ma in bicicletta proprio no!
Raggiungiamo Lagunilla: un piccolo porticciolo, insediamento di pescatori locali
e tappa di ristoro per i turisti. Ovviamente mangiamo ceviche: pesce crudo freschissimo marinato con limone e aceto e
altre frutti di mare. Ottimo da Tia Pily per 60 Soles totali.
Ci sarebbero altre tappe da visitare
all’interno della riserva ma vista la fatica fatta per arrivare qui, decidiamo
di tornare verso casa: fortunatamente abbiamo il vento favorevole ed in un
batter d’occhio siamo in ostello.
Attendiamo il bus delle 17 per Ica con la più famosa compagnia di
autobus del paese: Cruz del Sur – 20 Soles per un’ora di tratta.
Apro una piccola parentesi sui mezzi
pubblici: ce ne sono di tutti i tipi per tutte le esigenze e per tutte le
tasche. Bus tradizionali – semi cama
(con sedile che si reclina un po’ ) – cama
e super cama ovvero letto (praticamente la poltrona della business class).
Ci sono decine di compagnie che offrono tratte per ogni pueblo sul territorio nazionale e stati limitrofi. Che dire?
Provateli, ne vale la pena!
Arriviamo in questa super caotica
cittadina, non vi sono molte attrattive, ma è un comodo snodo per l’escursione
di domani e la prosecuzione del viaggio.
Troviamo un piccolo alberghetto anonimo:
camera matrimoniale con bagno privato 20 Soles.
Decidiamo di entrare nel vivo della vacanza
e ceniamo in un ristorantino per locali a 5 Soles. La formula proposta sarà la
medesima in altre città: caldo
(brodo) o tallarin (pasta lunga tipo
trenette) e menù del dia a scelta tra
circa una decina di piatti con refresco
incluso (bibita fatta da loro – es. succo di ananas o granatina allungati). Que rico!
4^ Giorno: Ica – Huacachina
Sveglia alle 06.30 - come per quasi tutto il resto della vacanza - per una
colazione con i fiocchi: 1 lt di frutta frullata a testa e una fetta di torta
che nemmeno al mio compleanno è così grande per 19 Soles.
In taxi, per 6 Soles, raggiungiamo l’oasi di Huacachina, una piccola perla
verde incastonata tra le dune, cielo azzurro ed uccelli che cinguettano.
Ci rilassiamo un po’ in riva al lago,
facciamo un giro sulle dune di sabbia finissima e torniamo in città dove
bighelloniamo fino a sera tra il Museo Regional (10 Soles), il Parque, un grande centro commerciale ed
il nostro ristorantino fidato sia a pranzo che cena.
Ci dirigiamo verso il terminal della
compagnia Civa dove alle 21.45 siamo in partenza per Arequipa. Il viaggio sarà lungo, circa 12 ore…
5^ Giorno: Arequipa
... mi sveglio con il sole già alto, il
tempo di una colazione al sacco ed è ora di scendere dal mezzo!
Prendiamo il taxi che ci porta in centro
città (6 Soles) e scegliamo l’Hostal Alamo che, per 50 Soles ci propone una
super doppia, con bagno privato e wifi.
Ci rimpinziamo di cibo con un ricco menù
del giorno da 5 Soles e portiamo i panni sporchi in lavanderia (6 Soles – 1.5
kg). Scegliamo di visitare il Monastero di Santa Catalina (35 Soles) un dedalo
di viuzze, stanze e angoli pittoreschi dove vivevano le suore di clausura. Ci sono un sacco di
oggetti originali e tutto il complesso è dipinti nei toni dell’azzurro e dell’arancione,
con bellissime piante e fiori colorati.
Siamo ancora in tempo per la visita guidata
in italiano al Museo di Juanita (10 Soles + contributo alla guida), la mummia
restituita dal vulcano e conservata magnificamente grazie alle temperature
polari. Vi sono moltissimi reperti storici, un interessante filmato sul
ritrovamento e la piccola cella frigorifera con il corpo della giovane ragazza.
Ceniamo da Huatapa dove per 47 Soles
gustiamo degli ottimi piatti a base di patate, dei dolci e delle bevande
tipiche: cucina peruana rivisitata e moderna. Molto apprezzati il locale e la
gentilezza del proprietario.
A mezzanotte si è svolto uno spettacolo
pirotecnico al quale ovviamente non ho assistito in quanto dormivo già da
qualche ora…. Peccato, sarà per la prossima!
6^ Giorno: Arequipa
E’ il 15 agosto: festa di Arequipa! Le
strade traboccano di gente, danze, sfilate, saltimbanchi e bancarelle.
Raggiungiamo il quartiere di Yanahuara
dalla cui sommità si gode una bellissima vista sui vulcani che adornano la
città.
Ci spingiamo fino a Cayma dove però, centri
commerciali e negozi moderni snaturano le bellezze della Città Bianca elegante
e storica ma che, purtroppo, guarda al futuro ed al progresso.
Mentre mi rilasso su di una panchina mi
parte un flash: i biglietti del bus!!!! Li ho buttati nel cestino!!!
Corriamo in albergo e come due archeologi -
nella monnezza - ritroviamo i pezzetti di carta tanto preziosi.. la tratta
notturna è salva, Puno: arriviamo!
Ovviamente, dopo la faticosa ricerca del
biglietto, ci fermiamo in una polleria a fare uno spuntino con patatine e pollo
fritto! :D
7^ Giorno: Puno – Uros
Islas - Isla Amantanì
Il viaggio dura 6 ore e come sempre, non
faccio a tempo ad appoggiare la testa che siamo arrivati.
Facciamo colazione al terminal con il
famoso mate de coca (the con foglie
di coca) che allevia i sintomi causati dell’altitudine e siamo pronti per la
prossima escursione proposta da Inka travel e da molte altre agenzie della
città (90 Soles 2gg/1nt).
Con il battello navighiamo sul Lago Titicaca con destinazione le isole degli Uros o per meglio dire il
popolo Aymara che, per sfuggire alla dominazione degli Incas ha costruito delle isole fluttuanti sul
lago navigabile più alto del mondo basando il proprio sostentamento sulla totora, una particolare canna palustre
autoctona commestibile e resistentissima con la quale si costruiscono
abitazioni, imbarcazioni e la famosa pavimentazione delle isole stesse.
Il complesso è molto turistico, gli
abitanti mostrano i vari utilizzi della canna, accompagnano nelle proprie
abitazioni e vendono l’artigianato. Tutto viene importato dalla città di Puno
ed il turista, ancora una volta è l’unico mezzo per sopravvivere.
Riprendiamo il traghetto e con 3 ore circa
di navigazione – ovviamente gran parte dormite – raggiungiamo Amantanì, isola naturale abitata da
locali che ospitano i turisti secondo un democratico sistema che permette a
tutti lo stesso guadagno.
Noi saremo a casa di Fernanda, una
simpatica signora rimasta vedova da un paio di anni, i figli – come desiderava
il marito – stanno studiando a Puno e, l’unico modo per guadagnare qualcosa è
ospitare i turisti.
La camera da letto ed il bagno sono
moderni: ha dovuto sostenere molte spese ed indebitarsi per poterli
ristrutturare secondo i target turistici mentre la cucina ed il bagno di
servizio son ancora tipici.
Pranziamo insieme a Fernanda e all’altra
coppia ospitata, due simpatici ragazzi francesi e poi, mentre le donne lavano i
piatti i ragazzi tagliano la legna per il fuoco.
Ci spostiamo in piazza dove è in corso una
festa cittadina, musicanti e danzatori affollano la tipica piazzetta quadrata:
Inca Cola e Birra a volontà.
Tra un paio di ore il sole tramonterà e,
prima che avvenga, ci trasciniamo fino alla vetta dell’isola, per la precisione
al Templo de Pachatata (Tempio di
Padre terra) per godere di questo meraviglioso spettacolo. La scalata è
difficile a causa dell’altitudine (3800 mt slm), il fiato è corto e la testa
duole ma una volta arrivati in cima ci si scorda di tutto.
Ceniamo ancora nella piccola cucina di
Fernanda i piatti sono semplici ma gustosi e genuini.
Rassettiamo e regaliamo alla piccola
signora un po’ di medicine, ha una spalla infiammata e il taglio dei tronchi
non aiuta la sua guarigione..
8^ Giorno: Isla Taquile - Cusco
Salutiamo la proprietaria di casa che, con
gli occhi lucidi ci chiede di tornare, è stata bene con noi e noi con lei... un
giorno forse, chissà…
Navighiamo con destinazione Taquile, l’isola, come la precedente, è
collinare e mette a dura prova la nostra resistenza fisica ma è molto piacevole
passeggiare sotto il sole caldo, il cielo limpido e l’aria fresca…
Gli uomini portano pesanti sacchi sulle
spalle colmi di cemento e allo stesso tempo, con le mani nodose e screpolate
tessono con maestria la lana.
Gli abitanti portano curiosi cappelli e
cinture eleganti: dalle curve del sentiero gli abiti colorati e vaporosi spuntano
sul nostro cammino.
Ci godiamo un ottimo pranzo con vista sulle
vette boliviane e degradiamo fino al mare per tornare a Puno.
Salutiamo i ragazzi conosciuti con la
promessa di passare a trovarli a Parigi o in Provenza! Adieu mon amis!
Torniamo al terminal terrestre per prendere
il bus Power per Cusco: 8 ore di
viaggio mooolto scomodo su un bus tradizionale che per 15 Soles ci porta a
destinazione.
9^ Giorno: Cuzco
Arriviamo alle 00.30 al terminal e, con il
culo rotto seguiamo il proprietario dell’Hostal Andino, uno dei pochi che a
quest’ora attende ancora i turisti alla stazione. La sistemazione è pessima, il
bagno in comune è fatiscente e il letto scomodo, l’acqua manca a causa dei
lavori in corso nella strada sottostante però c’è wifi, anche se, avrei
preferito farmi una doccia… 40 Soles.
Ci svegliamo di gran carriera ed andiamo a
cercare un nuovo alloggio, in centro: sarà il Chakana, bello, luminoso, pulito,
ci assegnano una camerata con 10 posti letto, tutta per noi, attrezzata con 2
belle docce, il wc e wifi gratuito - sempre 40 Soles.
La città è bellissima: sarà per il sole, il
cielo limpido, le montagne, i monumenti, la piazza, boh ma pure la parata militare e musicale che sfila
per le strade ha il suo perché.
Ottima colazione al Tupanan dove per 20
Soles ci sbraniamo l’impossibile: pane con marmellata, jogurt, frutta fresca,
uova strapazzate, succo di frutta, the e caffè – tutto ottimo oltre ad avere
una bellissima visuale sulla piazza con dei piccoli balconcini verdi.
Passiamo da Lorenzo Expedition per saldare
il tour acquistato dall’Italia che prevedere l’inca jungle Trail (219 Dollari) …ma
questa avventura inizia domani!
Facciamo un giro al pittoresco Mercado de
San Pedro dove si vendono frutta, verdura, carne, formaggi e artigianato
locale; c’è anche una zona ristorazione: ovviamente ci gustiamo salchipapas e altri piatti squisiti.
Gironzoliamo per la città, ci spingiamo in
zone meno turistiche, camminiamo fino a sera e andiamo a dormire presto. Ci
servono energie per i prossimi giorni…
10^ Giorno: Cusco – Santa Maria
Sveglia all’alba e, dopo aver lasciato in
custodia il grosso dei bagagli partiamo per il tour.
Ritrovo in piazza alle 06.00 dove 2 pulmini
(per un totale di 16 persone + 2 guide) partono con destinazione il Lorenzo
Lodge: qui dopo briefing e lauta colazione si prosegue fino al passo Abra de Malaga, il punto in cui parte
la nostra avventura.
Scarichiamo le mountain bike, mettiamo le
protezioni e viaaa!!! ci lanciamo verso valle, incontriamo paesaggi pittoreschi
in questi 50 km di curve e tornanti, guadiamo piccoli ruscelli e respiriamo a
pieni polmoni in questa bellissima natura.
Arriviamo in un piccolo paese, abbandoniamo
le bici e ci fermiamo a pranzare in un ristorantino. Proseguiamo con il pulmino
fino a Santa Maria dove passeremo la
notte. C’è chi fa rafting, chi si rilassa e chi, come noi fa un giro tra cafetales e piantagioni di banane e passa
a salutare alcuni amici nella missione ospitata nella casa parrocchiale: è
sempre bello vedere facce conosciute a tanti km da casa.
Dormiamo in un ostello pulito e carino,
dividiamo la stanza con una coppia olandese, il bagno è in comune ma la doccia
è a parte quindi è tutto molto gestibile.
Ottima cena al ristorante Estacion: piatti
ricchi abbondanti e molto curati.
11^ Giorno: Santa Maria – Santa Teresa
Dopo un’abbondante colazione al ristorante
della sera precedente, iniziamo la nostra escursione a piedi passando da Santa Maria Antigua distrutta dal
passaggio del Niño nel 2008. Fiancheggiamo il Rio Urubamba e camminiamo nella
selva per alcune ore sempre accompagnati dalle nostre guide esperte che ci
raccontano un sacco di aneddoti, storie e informazioni curiose sulla loro
terra.
Passiamo dei punti panoramici bellissimi,
si vede il letto del fiume che scorre impetuoso a diversi metri sotto i nostri
piedi, attraversiamo ponti in legno e piantagioni cariche di frutti e fiori che
brillano tra le foglie.
Ci fermiamo nella selva a mangiare in un
piccolo posticino nascosto con tanto di amache per rilassarci un po’.
Riprendiamo il cammino fino a tornare al
livello del fiume dove per 2 Soles attraversiamo il corso d’acqua con una
specie di carrucola.
Siamo a Colcamayo famosa per le acque termali naturali: ci si può immergere
in vasche a diverse temperature. Noi ne approfittiamo per un bell’aperitivo con
birra e patatine.
L’ultimo pezzo di strada lo facciamo in
minibus per arrivare al paese di Santa
Teresa dove pernotteremo.
L’alloggio è molto confortevole, camere
private con bagno per tutti.
La cena è in ristorante poco distante,
buona come sempre!
12^ Giorno: Santa Teresa – Aguas Calientes
Si riparte con il bus per fare sosta poco
dopo per lo zipline (90 Soles): è una sorta di carrucola che ti porta da
un’altura all’altra. Vi sono 4 linee per arrivare fino alla fine del percorso e
in un batter d’occhio siamo di nuovo a terra.
Spettacolari gli scenari e abbastanza
adrenalinico!
Sempre con il minibus arriviamo fino alla Centrale
Idroelettrica dove inizieremo il nuovo tratto a piedi seguendo i binari del
treno che portano ad Aguas Calientes.
Sosta per pranzo in un ristorantino vicino
alla ferrovia e proseguiamo fino a destinazione.
Siamo stanchi ma molto soddisfatti
dell’escursione fatta e domani ci sarà il gran finale!
Ceniamo da Chulpa, un moderno ristorante
con piatti elaborati e molto appetitosi per fiondarci a letto prestissimo.
13^ Giorno: Machu Picchu - Cusco
Ci svegliamo poco prima delle 4 e a piedi,
con le torce, raggiungiamo il ponte – ancora chiuso – per poter salire i 2.200
gradini che portano al sito archeologico di Machu Picchu.
Poco prima delle 5 viene aperto il cancello
e, dopo il controllo di passaporto e biglietto, iniziamo a salire.. la scalata
è ripida si suda moltissimo e dopo 40 minuti di fatiche raggiungiamo l’ingresso
del sito.
Ci riposiamo un pochino e attendiamo
l’apertura, pronti a scattare le foto alla magnifica città perduta ancora
deserta, in compagnia dei Lama che abitano l’altura.
Ascoltiamo gli ultimi racconti di Ronald,
la nostra guida, ci congediamo e attendiamo la scalata del Huayna Picchu delle 10.00.
Ormai siamo esperti scalatori, arriviamo in
vetta, mangiamo qualcosa e ci rilassiamo un po’. Ci si sente anche se per poco
padroni del mondo in questo posto incantevole!
…ed un pensiero va a tutti voi che mi fate
compagnia, ogni giorno! J
Ci intrufoliamo di qua e di là ed è ora di tornare coi piedi per terra, in tutti i sensi.
Scendiamo dalle stesse scalinate che tanto
ci hanno fatto soffrire questa mattina.
Ci fermiamo al bar vicino al ponte: mai
visto un wc più pulito in tutto il paese, un aperitivo con birra e patatine e
siamo pronti a tornare alla cittadina.
Un giro tra negozi, bar e ristoranti e,
scegliamo di cenare al Mercado con un super frullato di frutta fresca, miele,
uovo, sciroppo di algarrobina ed una bella bistecchina ai ferri accompagnata da
riso, insalata, pomodori e cipolle.
Ci rechiamo in stazione per il treno delle
21.30 diretto ad Ollantaytampo (48 €) purtroppo l’idea originale di tornare a
piedi fino alla Idroelettrica non è stata fattibile per la mancanza di tempo
per poter rientrare a Cusco in orario per il volo di domani.. peccato, dovrò
regalare i miei sudati spiccioli a quegli approfittatori delle ferrovie
private.
Il viaggio dura due ore ma come sempre, mi
addormento ancor prima di partire.
Ci infiliamo su di una combi e sfrecciamo
fino a Cusco dove arriviamo intorno a mezzanotte.
Una super dormita nel nostro dormitorio
privato ci sta proprio!
14^ Giorno: Cusco - Lima
Prontissimi per il volo che ci riporterà a
Lima, approfittiamo dell’attesa per una colazione oltre a quella che ci verrà
fornita in aereo: il biglietto lo avevo acquistato dall’Italia al costo di € 94
con la compagnia Star Perù.
Arriviamo in città alle 11.15 ed
acquistiamo subito il biglietto per il bus notturno diretto a Huaraz con
Moviltour (60 Soles).
Nel frattempo ci rechiamo alla Marina e a
Petit Thouars zona di acquisti all’ingrosso di tessuti & co. dove faccio
man bassa di mante, cappelli, sciarpe e similari in lana d’alpaca.
Ceniamo a casa di amici e siamo di nuovo in
viaggio.
15-16-17^ Giorno: Llamellin
Arriviamo alle 7 in città, le vette innevate
sono vicinissime, il vento è gelido ed il cielo è di bianco luminoso, intenso.
Questa volta siamo proprio fortunati:
alcuni amici sono partiti con il bus precedente al nostro quindi continueremo
il nostro viaggio in carro (una sorta
di fuoristrada).
Ci sono circa 5 ore di paesaggi mozzafiato
e strade dissestate per arrivare al paese di Llamellin; seppur capoluogo di provincia è un paesello incastonato
tra le montagne, una piccola piazza tipica con alberi, panchine e poco altro.
Qui vivono diversi italiani, volontari: nel
taller ovvero la scuola di intaglio
del legno, nelle cooperative dove si producono i tessuti anch’essi venduti poi
in Italia, c’è la panetteria, la fabbrica di mattoni e poco più su, a Raspapampa, una stalla dove ci sono gli
animali, si produce il formaggio e si lavorano i campi.
Lele è stato qui nel 2010 per 4 mesi e,
tornando in Perù, non potevamo non passare da questi luoghi intrisi di ricordi.
Passiamo così questi 3 giorni in compagnia
di amici, saliamo a pranzo alla stalla e stiamo un po’ in compagnia dei campesinos, ripercorriamo a piedi la
strada che Lele faceva tutte le mattine a piedi per salire e scendere (1 ora a
tratta), ammiriamo stupiti i capolavori dei ragazzi che studiano nel taller e
lavorano nella cooperativa.
18^ Giorno: Shilla
Riprendiamo
il bus per Huaraz dove ad attenderci c’è un altro amico che ci porterà nella
sua piccola missione: Shilla. Qui in
clima è più caldo anche se sopra le nostre teste si erge in tutto il suo
spessore il monte Huascaran.
Anche
qui abbiamo modo di conoscere la vita delle persone che ruotano attorno a
questa bellissima “macchina della carità”, conosciamo le famiglie che vengono
ospitate in parrocchia durante i pasti, gli anziani e la piccola scuola materna
dove vengo invitata per el dia del niño
ovvero il compleanno comunitario di tutti i bimbi che compiono gli anni durante
il mese in corso.
Conosciamo
le realtà delle persone con dei disagi economici e fisici e mi commuovo per il
loro sorriso….
19^ Giorno: Jangas
Salutiamo
gli amici vecchi e nuovi e proseguiamo nel nostro cammino fino a Jangas, un altro paese a pochi km da
Huaraz… ritroviamo vecchie conoscenze e ne facciamo di nuove.
Dormiremo
qui e domattina prenderemo il bus che ci riporta a Lima.
20^ Giorno: Lima
Sono
le 10.30 partiamo con lo scassato bus
Impresa per 8 ore di viaggio (20 Soles) ci allieta con 4 film trasmessi
di cui 2 senza finale… Gentili!
Arriviamo
in città stanchissimi e ci accoglie un traffico esagerato: la capitale si
prepara al weekend.
Andremo
a letto presto, domani ci attende un altro lungo viaggio.
21^
Giorno: Lima – San Paolo - Milano
Il nostro volo parte alle 13.00 puntuale,
il sedile è piuttosto scomodo ma riesco a fare qualche pisolino, le ore passano
lente e ci ritroviamo in Brasile dove facciamo uno scalo di 3 ore.
Ultimo sforzo e si atterra a Milano con la
consapevolezza di aver vissuto un viaggio ricco di emozioni semplici e genuine,
di persone vere, di posti incantevoli e un po’ di malinconia…
¡Hasta pronto, Perù!