giovedì 31 maggio 2018

10 dias em Portugal

Gennaio inoltrato…è il caso di dare uno sguardo al calendario per studiare i vari ponti del 2018!
Si possono sfruttare le feste del 25 aprile e 1 maggio…così pensiamo ad un giretto di una decina di giorni. Ryanair offre voli interessanti per Porto…e allora…Portogallo sia!
Non ci siamo ancora stati…aggiungeremo una nuova bandiera al nostro zainetto dei viaggi!
Con l’aiuto di Marilena, buttiamo giù un itinerario e in tempo zero prenotiamo auto e hotel.
Partenza la sera del 20 aprile da Malpensa e rientro il 30.
E’ tutto pronto, non ci resta che partire!


Atterriamo in orario e cerchiamo subito l’autonoleggio (Guerin, prenotato tramite autoeurope). Sbrighiamo le pratiche e montiamo sulla nostra Yaris, direzione Porto città, Residence Belo Soño.
Arriviamo intorno a mezzanotte e ci accoglie un signore di una certa età. Lui parla solo portoghese, noi gli rispondiamo in italiano…ci capiamo alla perfezione!
La camera è abbastanza spaziosa, solo “un po’” datata, ma pulita. Di notte si sentono parecchi rumori dalla strada, per via dei locali in zona, però la posizione è comoda, a 10 minuti di camminata dal ponte Dom Luis I.

Sabato 21 aprile: inizia ufficialmente il nostro giro! 

mercato do Bolhão

mercato do Bolhão
Facciamo colazione in un bar e ci incamminiamo verso rua de Santa Caterina, la via dello shopping. Poco distante c’è il mercato do Bolhão. Arriviamo abbastanza presto al mattino, c’è poca gente e  passeggiamo tranquillamente tra le bancarelle di frutta e verdura, souvenir e prodotti vari. Alcuni spazi sembrano abbandonati, c’è una vaga atmosfera decadente, un po’ triste, ma affascinante. Qui assaggiamo il nostro primo pastel de nata, un dolce di pasta sfoglia e crema diffuso in tutto il paese.

mercato do Bolhão
Proseguiamo la nostra passeggiata tra saliscendi e palazzi ricoperti di azulejos, le piastrelle decorate tipiche dell’architettura portoghese, qualcuno più curato, qualcuno meno, qualcuno abitato, qualcuno abbandonato…tutto ricco di un fascino antico. 
torre dos Clerigos

Arriviamo su Avenida dos Aliados, un bel viale circondato da palazzi molto eleganti e proseguiamo fino alla torre dos Clerigos, dove si può salire per ammirare un bel panorama sulla città. Passeggiamo ancora, fino alla stazione di São Bento. L’interno della sala d’attesa della stazione è bellissimo, completamente decorato da azulejos. Continuiamo in Rua das Flores, tra negozietti e localini e ci fermiamo alla Chiesa della Misericordia per visitare il museo e la chiesa. L’interno è uno spettacolo fatto di azulejos. Molto bello!!





stazione di São Bento
Chiesa della Misericordia
Scendiamo ancora per le vie e ci dirigiamo verso il palazzo della Bolsa. Per la visita in inglese c’è da aspettare parecchio, acquistiamo quindi i biglietti per la visita guidata in spagnolo (qualcosa capiremo!!) e nell’attesa andiamo a vedere la Chiesa di San Francesco, di fianco al palazzo. L’esterno è in stile gotico, piuttosto semplice. L’interno della chiesa lascia a bocca aperta, le decorazioni barocche sono davvero pompose, quasi tutto è dorato, fa quasi impressione. 
La visita guidata del Palazzo della Bolsa è molto carina. All'interno dell’edificio del XIX, in stile neoclassico, il pezzo forte è la bellissima Sala Araba, completamente decorata in stile neomoresco. Lascia davvero sbalorditi.

Sala Araba

La nostra passeggiata prosegue verso la Ribeira, il quartiere che si sviluppa lungo il fiume Douro, un susseguirsi di stradine scoscese, di case colorate, decorate dai tipici azulejos, e di ristoranti.

la Ribeira



Pranziamo al ristorante Ribeira Square, proprio su Praça da Ribeira, con un ottimo bacalhau gratinato e del riso ai frutti di mare.
Dopo pranzo attraversiamo il ponte Dom Luis I e ci ritroviamo sull’altra sponda del Douro, dove ci sono tutte le cantine di Porto.

Entriamo nella cantina Calem e partecipiamo alla visita guidata (anche qui optiamo per lo spagnolo). La cantina è davvero affascinante, botti gigantesche contengono migliaia di litri di Porto. Attraversiamo questi enormi spazi nella penombra ascoltando la spiegazione e scattando qualche foto. Il giro finisce con la degustazione di due vini, uno bianco e uno rosso. Scopriamo di non essere amanti del genere…ma siamo contenti della visita. 

La passeggiata ricomincia, sotto la pioggia. Risaliamo fino alla Cattedrale, bella soprattutto per il belvedere di fronte all’ingresso, che domina la cittadina.
Nel tardo pomeriggio smette di piovere e così possiamo gustarci il tramonto dal ponte Luis I.
Cattedrale
la Ribeira
Per cena scegliamo un ristorantino caratteristico, lontano dai turisti, nella zona Vila Nova de Gaia: il Casa Adão, dove un pittoresco signore tracagnotto ci serve dell’ottimo bacalhau e delle sardine alla griglia.
Finiamo la nostra prima giornata molto soddisfatti…ma esausti!
Il mattino dopo il sole splende!

Porto
Usciamo dall’hotel e decidiamo di trascorrere ancora la mattinata a Porto e vedere angolini inesplorati il giorno prima.

Afurada

Afurada

Per l’ora di pranzo, recuperata l’auto, ci spostiamo ad Afurada, un villaggio di pescatori che si trova poco oltre Vila Nova de Gaia. 
Passeggiamo tra le casette basse decorate di azulejos, uomini che si ritrovano al bar a bere qualcosa, donne che stendono i panni al sole, un’atmosfera tranquilla, ferma nel tempo.





I ristorantini iniziano a grigliare il pesce all’aperto, per strada…che profumi!
Pranziamo alla taberna São Pedro con ottimi spiedini di calamari e gamberi alla griglia, ci torneremo!


spiedino di gamberi e calamari




frittelle di bacalhau


Partiamo alla volta di Coimbra, con tappa ad Aveiro, una cittadina sulla costa, situata sulla laguna che prende il nome di Ria de Aveiro. Aveiro è considerata la Venezia del Portogallo per via dei canali attraversati da barche simili alle gondole. Ovviamente non ha nulla a che vedere con Venezia, ma è una sosta piacevole, facciamo una passeggiata tra le viuzze e assaggiamo l’ovo mole, un dolce tipico, una specie di ostia ripiena di tuorlo d’uovo.

Aveiro
Arriviamo a Coimbra a metà pomeriggio. Qui alloggiamo all’hotel Larbelosituato in posizione comoda all'inizio dell’area pedonale.

Coimbra
Sé Velha



Sistemati i bagagli in camera, iniziamo a visitare la città che vanta l’università più antica del Portogallo nonché una delle più antiche d’Europa. Saliamo nella zona vecchia della città, inerpicata sulla collina e visitiamo subito la cattedrale, Sé Velha. Si tratta di un edificio fortificato, costruito nel XII secolo quando era molto forte la minaccia dei mori, bello il chiostro gotico-romanico.

università
La nostra passeggiata continua, in salita, nel dedalo di vicoletti della città vecchia, fino a raggiungere l’università. Visitiamo il palazzo reale, la cappella di San Michele e la magnifica biblioteca.
Coimbra
La biblioteca Joanina, in stile barocco, è un vero gioiello, costruita nel diciottesimo secolo, ricca di decorazioni, custodisce oltre 250.000 libri antichissimi.
La città vecchia è fatta di chiaroscuri. Ci addentriamo nei vicoletti, fatti di casette basse, alcune ben tenute, altre decadenti, alcune disabitate, altre affittate a studenti. Sulle pareti è facile vedere scritte ad orientamento politico, come ad indicare uno spirito di partecipazione e protesta, probabilmente più fervente in passato rispetto ad oggi. C’è la scuola di fado, che qui si riscopre (o si riscopriva) a trattare anche argomenti socio-politici, normalmente lontani dai malinconici contenuti della tipica musica portoghese, assumendo quindi un connotato particolare, tipico di Coimbra.

Coimbra

Coimbra

Il mattino, dopo colazione, andiamo a vedere il panorama sulla città dal Monastero di Santa Clara-a-Nova.
Ripartiamo alla volta di Tomar, ma prima ci concediamo qualche tappa.

Conimbriga

La prima fermata è a soli 17 chilometri da Coimbra, Conimbriga. Si tratta delle rovine romane meglio conservate della penisola iberica. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce una città romana risalente al II e I secolo a.C. con il foro, le terme e delle ville private pavimentate a mosaico, la vera attrattiva del sito. Il sito non è molto grande ma vale sicuramente una sosta di un’oretta.
Conimbriga

La nostra seconda tappa è Fatima,  uno dei luoghi di pellegrinaggio più famosi al mondo. Visitiamo la Basilica di Nostra Signora del Rosario, costruita nel 1928 e consacrata nel 1953. Al suo interno possiamo vedere le tombe dei tre pastorelli. La piazza della Basilica può contenere fino a 300.000 persone, è davvero enorme!
Fatima
Dopo pranzo ripartiamo e ci dirigiamo a Tomar, ma prima di raggiungere l’hotel ci fermiamo al Convento do Cristo, l’attrazione principale della cittadina. Questo convento era in origine una fortezza appartenente ai cavalieri templari, costruita nel XII secolo. L’interno del convento è davvero bello, con i suoi chiostri realizzati in epoche differenti, decorazioni in stile manuelino e, soprattutto, la chiesa rotonda costruita nel XII secolo e ricca di decorazioni aggiunte in epoche successive. Un vero capolavoro.

Convento do Cristo

Convento do Cristo

Convento do Cristo

Convento do Cristo

Convento do Cristo 
Tomar

Nel pomeriggio raggiungiamo la guesthouse Residencial Uniaoche si trova proprio nella via principale di Tomar. Facciamo una passeggiata nel centro. La cittadina è dominata dal Convento do Cristo che spicca sulla collina, visibile da ogni via.

Tomar

Tomar
Si è fatta sera, ceniamo al Restaurante Sabores Ao Rubro. Proprietari davvero accoglienti e cibo ottimo.

Al mattino ripartiamo alla volta di Bathala. Il giorno prima abbiamo acquistato il biglietto combinato che comprende l’ingresso ai monasteri di Bathala e Alcobaça, oltre al Convento do Cristo. Partiamo con un bel sole e arriviamo a Bathala, dopo 45 chilometri, avvolti nella nebbia!

convento de Santa Maria da Vitoria
convento de Santa Maria da Vitoria


Il Monastero, o Convento de Santa Maria da Vitória, è stato realizzato in stile gotico-manuelino tra il XIV e XV secolo. La costruzione avvenne in segno di ringraziamento, dopo un voto a Maria Vergine, per una vittoria riportata nel 1385 contro Giovanni I di Castiglia. La chiesa è lunga e stretta, l’interno è piuttosto  sobrio e con pochi ornamenti. Visitiamo ancora i chiostri e la cappella incompiuta, esterna al monastero.









Alcobaça



Ripartiamo alla volta di Alcobaça, nel frattempo è tornato a splendere il sole.

Entriamo nel monastero, bello quanto enorme. Passeggiamo tra i chiostri, il refettorio, la cucina e il dormitorio. È un edificio di origine gotica, mentre alcuni ambienti sono decorati in stile manuelino. Nella chiesa  ci sono le tombe del re Pietro I e della moglie Ines de Castro, assassinata dal padre di Pietro, Alfonso IV.
Mangiamo in uno dei ristorantini nella grande piazza su cui si affaccia il monastero.


Alcobaça
Dopo una passeggiata nel piccolo centro, ripartiamo. Destinazione: oceano.
A Nazaré abbiamo prenotato una camera in una guesthouse. Fatima è una signora fantastica che ci accoglie con una bottiglia di vino di benvenuto. Abbiamo una bella camera spaziosa e il bagno. Ci sono altre due camere occupate da due coppie di signori francesi. Fatima parla benissimo inglese e francese, la casa è arredata con gusto, pulita ed è in ottima posizione sul Sìtio, il promontorio situato a 100 metri di altezza sull’Oceano, a due passi dall’ascensore che porta nella parte nuova della città.

Nazaré
Dopo esserci sistemati usciamo, purtroppo il cielo si è rannuvolato e inizia a soffiare un gran vento. Passeggiamo fino alla piazza Nossa Sra. da Nazaré, dove si trova l’omonimo santuario, che custodisce un’antichissima statua della Madonna. C’è anche una minuscola cappella che testimonia il viaggio di Vasco da Gama prima della sua partenza per le Indie. Ammiriamo il panorama sulla Praia, la spiaggia e il paesino che sono sotto il promontorio. Passeggiamo, sfidando il vento, fino al Forte di São Miguel Arcanjo. Qui, ogni anno, si tiene una sfida che solo i più coraggiosi riescono a fare, cavalcando con il surf onde alte 20-30 metri. 
il faro

il faro
Nel forte sono esposti i surf autografati di chi ha sfidato le onde di Nazaré. Nel piccolo museo si può trovare la spiegazione geologica della formazione di queste onde gigantesche e si possono ammirare delle splendide foto.
Praia
Torniamo indietro e prendiamo l’ascensore per scendere alla Praia, facciamo una passeggiata sul lungomare.
Siamo fuori stagione, quindi non ci sono molti turisti. Il paese è tranquillo, passeggiare è piacevole.
Qualche locale è chiuso, ma troviamo facilmente un ristorantino per cenare con dell’ottimo pesce prima di tornare in guesthouse.
Il mattino dopo Fatima ha preparato  per noi una fantastica colazione!

Lasciamo Nazaré e percorriamo un tratto di strada lungo l’oceano, fermandoci di tanto in tanto ad ammirarne la grandezza e la potenza.

la potenza dell'oceano

Obidos

Arriviamo a Obidos, un borgo medievale racchiuso all’interno di un’alta cinta muraria. La città è caratterizzata da case bianche, blu e ocra. La nostra visita inizia dalla Porta da Vila, principale porta d’accesso, al cui interno vi è una splendida cappella in mattonelle smaltate blu e bianche. Percorriamo le mura cittadine da cui si possono ammirare dei bellissimi panorami. La Rua Direita è invece la via principale di Obidos, ed è ricca di negozi e ristoranti. Qui è possibile assaggiare la Ginja, un liquore alla ciliegia tipico di questa città. Molto carina…e molto turistica.

Dopo pranzo ripartiamo alla volta di Peniche, dove abbiamo prenotato la guesthouse Santa Maria do Mar. La guesthouse si trova in una posizione fantastica, sull’enorme piazza su cui si affaccia il Santuario de Nossa Senhora dos Remédios. Casette basse attorno ad un piazzale enorme. L’atmosfera ci ricorda moltissimo il Messico!
La guesthouse è molto carina, spaziosa, con ambienti comuni decisamente accoglienti.
Sistemate le cose in camera, usciamo per fare il giro del promontorio.

Peniche

Peniche
Ci fermiamo in diversi punti per fotografare l’oceano e le onde che si infrangono contro le scogliere. Il vento continua a soffiare forte. Vediamo il faro e diversi punti panoramici. Scattiamo una miriade di fotografie incantati dallo spettacolo!
Per cena andiamo da PROFRESCO Peixaria & Restaurante, è una pescheria che ha anche il ristorante. Ottima cena a base di pesce freschissimo! 

Il mattino facciamo ancora un giro sul promontorio. Bellissimo.
Decidiamo di seguire un po’ la costa, fermandoci di tanto in tanto ad ammirare i panorami sull’oceano.

la costa
All’ora di pranzo arriviamo ad Ericeira, un villaggio molto carino affacciato sull’oceano. Mangiamo degli ottimi gamberoni alla griglia.


Salutiamo l’oceano e partiamo alla volta di Mafra, per visitare il Palacio National.
Il palazzo, voluto da Dom Joao V nel ‘700, è gigantesco, occupa ben 4 kmq! 

Mafra
Carino da visitare, molto bella la biblioteca. Lasciamo Mafra per la nostra destinazione: Sintra.
Abbiamo prenotato un appartamento, Casa Azul Apartments. Il proprietario è simpaticissimo e l’appartamento molto carino, spazioso e comodo.

Palacio National da Pena

Approfittiamo del pomeriggio soleggiato e andiamo subito a visitare il Palacio National da Pena, probabilmente il più conosciuto e particolare di Sintra. Attraversiamo parte del bellissimo parco che circonda il palazzo e arriviamo in cima, dove si trova il castello. Costruito nell’800 in stile moresco-manuelino, è un trionfo di fantasia e colori. Anche l’interno del palazzo è decisamente insolito. Facciamo un bel giro per poi tornare a passeggiare nel parco.

Ceniamo in appartamento, abbiamo fatto la spesa in giornata, e poi usciamo per fare una passeggiata verso la parte storica, che visitiamo in notturna.

Palacio National
Il mattino dopo il cielo è nuvoloso, raggiungiamo a piedi la zona centrale e andiamo a visitare il Palacio National, caratterizzato da due camini gemelli a forma di cono. L’interno è molto sontuoso, in stile moresco-manuelino, con cortili arabeggianti e azulejos tra i più antichi del Portogallo. Finita la nostra visita torniamo in appartamento, recuperiamo le valigie e ripartiamo per la nostra ultima tappa: Lisbona.




dalla Torre di Belem
È tarda mattinata, decidiamo di fermarci a Belem. Come prima visita andiamo alla torre di Belem, fortezza che si affaccia sul fiume Tago e simbolo dell’età delle scoperte. La coda è abbastanza lunga, pazientiamo un po’ prima di riuscire ad entrare. Ci inerpichiamo sulla stretta scala a chiocciola che conduce in cima alla torre, da cui si gode di una bella vista sul fiume e su Lisbona.



Torre di Belem


Scesi dalla Torre andiamo al Monastero dos Jeronimos, passando davanti al Padrao dos Desconbrimentos, un monumento a forma di caravella che sfida le onde.









Entriamo nella chiesa del monastero, le colonne, simili a tronchi d’albero, arrivano fino alla volta creando una specie di ragnatela di pietra. Nella chiesa sono sepolti Vasco da Gama e Luis Vaz de Camoes, un celebre poeta portoghese del ‘500.

Monastero dos Jeronimos


Entriamo poi nel monastero, per evitare la coda abbiamo comprato il biglietto combinato alla Torre di Belem. Bellissimi i chiostri in stile manuelino ricchi di decorazioni ispirate a temi naturali.
Usciamo dal monastero e andiamo nella vicina pasticceria “Pasteis de Belem”, il luogo dove sono nati i famosi dolcetti diffusi in tutto il Portogallo, noti come Pasteis de Nata. Ovviamente ne gustiamo uno! Ottimi, i più buoni di tutto il viaggio!





È pomeriggio, è ora di andare in hotel.
Abbiamo prenotato una camera nella Lisbon Check-In Guesthouse,  nella zona di Estrela, vicino al fiume. Troviamo parcheggio per strada e andiamo a fare il check-in. La guesthouse è molto carina e pulita.
Lasciamo i bagagli e andiamo a piedi verso il centro.

Praça Rossio


Praça do Comercio


Arriviamo fino alla grande Praça do Comercio, percorriamo Rua Augusta fino a Praça Rossio. Facciamo un aperitivo al Mercado da Baixa in Praça da Figueira con sangria e salsiccia alla griglia. Per cena ci spostiamo nella zona del Bairro Alto, piena di localini che offrono anche fado dal vivo.




scalinata 
Il giorno successivo andiamo a piedi fino alla stazione di Cais do Sodre per acquistare il biglietto giornaliero dei trasporti. Prima però ci fermiamo al Mercado da Ribeira Nova.

Con la metro arriviamo alla fermata Intendente e da qui proviamo a seguire l’itinerario a piedi suggerito della lonely planet… l’inizio non è esattamente dei più rilassanti. Ci ritroviamo a percorrere delle stradine sempre più in salita e poi arriva il colpo di grazia… una scalinata ripidissima…arriviamo in cima al miradouro da Senhora do Monte senza fiato!
Le viuzze sono caratteristiche e ritroviamo quei connotati di decadenza a tratti che concorrono al fascino che ci circonda.
Il view point è strapieno di gente, arrivati in cima comodamente a bordo dei tuk tuk, che invadono la città! Beh noi il panorama ce lo siamo proprio guadagnato!




Scattata qualche foto, ricominciamo a camminare fino al miradouro da Graça, un altro bel punto da cui ammirare Lisbona. Proseguiamo e arriviamo fino al monastero de Sao Vincente e al Panteao National. 


monastero de Sao Vincente e Panteao National

La zona è piena di bancarelle per la feira da ladra: il mercato dei ladri. Un mercato enorme, in cui facciamo una passeggiata, tra le bancarelle di antiquariato, addentrandoci per le viuzze dell’Alfama. Arriviamo fino al Castello de Sao Jorge, ma la coda per entrare è infinita. Decidiamo di lasciar perdere la visita e proseguiamo la nostra passeggiata nel labirinto di vie. Molto carino. 


Santa Luzia

Arriviamo fino al miradouro de Santa Luzia e qui, un po’ stanchini, troviamo in un ristorantino-trappola-per-turisti sulla piazzetta. Nonostante i dubbi (legittimi e fondati) decidiamo di fermarci qui per pranzo, per riposare un po’. Proseguiamo sul tram 28 fino alla Cattedrale e alla chiesa di Sant’Antonio. La cattedrale è simile a una fortezza, costruita nel 1150 sul sito in cui sorgeva una moschea. Nella chiesa di Sant’Antonio vediamo nella cripta la stanza in cui nacque il santo.

cattedrale

Proseguiamo la nostra passeggiata a piedi fino alla zona Baixa-Chiado. Prendiamo l’ascensore da Gloria che porta in cima al miradouro de Sao Pedro de Alcantara.


ascensore da Gloria



Nel pomeriggio ci concediamo caffè e pastel de nata alla caffetteria A Brasileira, uno dei più antichi e famosi caffè di Lisbona. Facciamo ancora un giro sui tram tipici e torniamo in hotel per riposarci un po’ prima di uscire per cena.
A cena cerchiamo di mangiare da qualche parte nel Bairro Alto, impresa ardua visto che è tutto pienissimo. Alla fine ce la facciamo e gustiamo un’ottima cena al ristorante O Barrigas.  


Amalia Rodrigues

Il giorno successivo è dedicato alla ricerca di angoli non ancora visitati. Passeggiamo in vie non ancora esplorate, facciamo qualche giro sui vecchi tram e passeggiamo sul fiume. Nel pomeriggio andiamo fino al Parques das Naçoes, un parco sul fiume Tago che nel 1998 ha ospitato l’Expo. Mangiamo un gelato al sole osservando il ponte Vasco da Gama e il fiume così grande da sembrare un lago. Per cena, dopo tanto pesce, optiamo per un hamburger sempre nella zona di Bairro Alto.


Arriva così l’ultimo giorno.
Lasciamo Lisbona subito dopo colazione e percorriamo i 300 km che la dividono da Porto.
Arriviamo intorno all’ora di pranzo, quindi decidiamo di tornare ad Afurada per pranzare alla taberna São Pedro, dove mangiamo di nuovo dell’ottimo pesce.
Purtroppo inizia a piovere forte, così facciamo un giro in macchina dentro Porto e ci dirigiamo verso la foce del fiume.


Porto - l'Oceano

Arrivati all’oceano spunta un po’ di sole. Facciamo due passi sul molo.
Oramai la vacanza è finita, andiamo in aeroporto.
Arriviamo in orario a Malpensa.

Il Portogallo ci è piaciuto, bei posti da visitare. Le città sono un misto di bellezza e decadenza, con un’atmosfera frizzante, ma a tratti malinconica. Borghi medievali, monasteri, forti, azulejos, ottimo cibo…e poi…c’è l’oceano.
Sicuramente un posto da vedere e girare. Chissà, magari un giorno ci torneremo!
Ancora qualche mese e poi saremo di nuovo in viaggio, l’Africa ci aspetta!
A presto
Cri e Enzo

Qualche informazione:
 - voli Ryanair 97 euro a testa incluso l’imbarco prioritario
 - hotel pagati in media 40 euro a notte
 - auto a noleggio 206 euro
 - prezzo medio di pranzi e cene 30 euro in due
 - il costo della benzina è praticamente uguale all’Italia

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