Ad agosto decidiamo di fare una settimana fuori dal Kuwait, cerchiamo un po’ di voli e la nostra ricerca ci porta in Libano!
Arriviamo a Beirut con
volo diretto intorno a mezzogiorno, il nostro autista ci sta aspettando agli arrivi.
Dopo esserci informati sulla situazione nel
paese e viste le raccomandazioni anche sul sito “viaggiare sicuri”, abbiamo
deciso di fare un tour appoggiandoci ad un’agenzia locale (Lebanon Local Tours).
La situazione in questa
parte di mondo non può certo definirsi stabile e può mutare repentinamente. Informarsi,
da più fonti, è opportuno fino al giorno prima della partenza.
Abbiamo girato il Libano
in un periodo tranquillo, tanto che avremmo potuto decidere di affittare
un’auto e andare in autonomia, ma in realtà avere con noi una persona del posto
è stato utile e interessante. Una precauzione e una comodità che possiamo
consigliare.
Dopo una settimana in
giro per Beirut e per il resto del paese, possiamo dire che non abbiamo avuto
nessun problema e possiamo affermare che la gentilezza e la disponibilità delle
persone che abbiamo incontrato sono state sensazionali!
Il nostro giro prevedere
diverse tappe:
·
Beirut e
dintorni
·
un soggiorno
al sud a Tyre, passando per Sidona
·
Byblos
·
Tripoli e
Batroun.
11 – 13 agosto Beirut
Soggiorniamo in un hotel
in zona Hamra, un’area abbastanza movimentata, con negozietti e ristoranti, non
troppo lontana dalla corniche, il lungomare.
Come prima cosa,
esploriamo la città. Raggiungiamo a piedi il lungomare e ci dirigiamo a
Downtown, dove è stato creato un souq moderno e dove ci sono i palazzi
governativi.
Restiamo subito
spiazzati, la zona è bellissima. Edifici caratteristici, porticati, i resti di
cardo e decumano romani, chiese e moschee…ma è tutto completamente deserto!
Negozi e ristoranti abbandonati,
ingressi alle vie del centro con guardie e sbarramenti, pochissime persone in
giro.
Questo è il risultato
della grave crisi economica che sta attraversando il paese dal 2019.
L’esplosione nel porto e poi il COVID hanno lasciato tracce indelebili, proprio
quando il Paese stava rialzandosi dopo i devastanti decenni che si era ormai
lasciato alle spalle.
Arriviamo fino a piazza
dei Martiri e scattiamo un po’ di foto al monumento simbolo della triste storia
libanese.
Il giorno successivo la nostra guida, Harake, viene a prenderci in hotel e inizia così il nostro tour del Libano. Prima tappa Deir El Qamar, un paesino molto caratteristico che vanta ancora molti edifici storici. Era la residenza dei governatori ottomani del Libano. Oggi è possibile vedere la fortezza-palazzo che si affaccia sulla piazza principale, la moschea e la sinagoga del XVII secolo.
Seconda tappa: Beiteddine Palace. Oggi residenza estiva del presidente della Repubblica libanese, questo palazzo fu edificato nei primi del XIX secolo, nato come residenza e luogo di sepoltura dell’Emiro. Attraversiamo il grande cortile ed entriamo. L’architettura è quella tipica araba, con balconate e facciate decorate. Le stanze sono ornate con mosaici, marmi e mobili antichi, davvero una bella visita!
La tappa successiva è alla foresta dei cedri: la riserva di Al Shouf. Si tratta di un parco molto grande in cui è possibile fare anche diversi trekking in mezzo ai cedri. Ci addentriamo nella foresta e camminiamo in mezzo a questi bellissimi alberi, la temperatura è piuttosto alta anche qui, così la nostra camminata non si dilunga molto.
I sentieri comunque sono
molto belli e ben segnalati.
Tornando verso valle ci fermiamo al Moussa Palace, un castello in stile medievale che oggi raccoglie una collezione di spade e una riproduzione di villaggio tipico libanese.
Torniamo a Beirut nel primo
pomeriggio e Harake ci porta a mangiare un falafel sandwich formidabile!
Secondo lui il migliore di Beirut e in effetti è davvero squisito!
14 – 15 agosto Sud e
Beirut
Il mattino seguente
Harake ci aspetta puntuale sotto il nostro hotel. Si parte alla volta del sud
del paese.
Dopo Sidone andiamo a
visitare Maghdouché, il luogo dove si trova un santuario mariano, di rito
ortodosso melchita: la chiesa di Nostra Signora dell'Attesa.
Secondo la leggenda, in occasione del viaggio di Gesù nella regione di Tiro e Sidone, Maria lo accompagnò ma poiché secondo la legge ebraica le donne non potevano viaggiare assieme agli uomini, decise di precederlo e attese l’arrivo del figlio nelle caverne della zona, dove oggi sorge il santuario.
Ripartiamo in direzione
Tyre, l’antica città fenicia dove alloggeremo per una notte.
Dopo aver lasciato i
nostri bagagli in hotel nel quartiere Al Mina, Harake ci accompagna
all’ippodromo, patrimonio UNESCO.
Questo sito archeologico romano, risalente al II sec. d.C., è l’ippodromo più grande e meglio conservato del mondo. Ci si arriva percorrendo il cardo principale tra una vasta necropoli e vari reperti archeologici.
Ci facciamo poi lasciare
sul lungomare dove decidiamo di pranzare a base di pesce.
Nel pomeriggio passeggiamo per le vie del souq, esploriamo Al Mina e visitiamo il piccolo porticciolo. Infine andiamo al sito archeologico che si trova in centro città. Un altro sito bellissimo in cui è possibile passeggiare tra colonnati, archi di trionfo, antiche terme. Un vero spettacolo a ridosso del mare!
Optiamo per il pesce anche a cena. Andiamo a Le Phenicien nel porticciolo antico. Assaggiamo diversi piatti, tutti particolari e buoni. Spesa totale circa 80 dollari.
Il mattino successivo, dopo la nostra corsa sul lungomare, ci rilassiamo un po’ sulla terrazza dell’hotel.
Nel primo pomeriggio vengono a riprenderci per tornare a Beirut.
16 – 17 agosto – Jeita, Byblos, Tripoli, Cedars of God, Batroun
Herake viene a prenderci
in hotel per un tour insieme ad altri turisti.
Prima tappa ad Harissa, un
santuario mariano e luogo di pellegrinaggio, dedicato alla Beata Vergine Maria,
patrona del paese.
Ripartiamo e raggiungiamo
le grotte di Jeita.
Si tratta di due grotte
calcaree carsiche separate, ma interconnesse, che si estendono per una
lunghezza complessiva di quasi 9 chilometri. La grotta inferiore fu scoperta nel
corso dell’800 e può essere visitata solo in barca lungo il fiume sotterraneo.
Le gallerie superiori vennero scoperte nel 1958 e oggi sono accessibili con un
tunnel e una serie di passerelle.
La visita lascia davvero
senza parole, uno degli spettacoli più incredibili della natura. Le camere si
aprono nel loro più grande splendore! Si è nel cuore di milioni di anni, in un
ambiente creato dalla grandiosità del nostro magnifico pianeta.
Non si possono scattare
fotografie e forse è meglio così.
Ci si gode al massimo la
visita immersi in una bellezza, che sarebbe comunque impossibile catturare
nella propria grandiosità. Le immagini rimarranno impresse nei nostri occhi.
Lasciate le grotte raggiungiamo l’antichissima Byblos, con i suoi settemila anni di storia.
Da qui passarono assiri,
babilonesi, egizi, greci, fenici, romani, mamelucchi, ottomani…
Oggi è possibile visitare il porto antico, la città antica piena di rovine e il castillo, costruito durante il periodo delle Crociate che offre anche una vista panoramica sulla città e sul mare.
Facciamo un bel giro dei
siti e del souq e pranziamo in un ottimo ristorantino del centro.
Per cena optiamo per un ristorantino vicinissimo all’hotel e praticamente in spiaggia, mangiamo dell’ottimo pesce spendendo davvero pochissimo!
Harake ci accompagna a Tripoli, la zona più “musulmana” del paese.
Arrivati in città, ci fermiamo
subito da Hallab, la pasticceria più famosa del paese dove gustare la Kunafeh,
un dolce tipico a base di formaggio e pasta kataifi.
Dopo aver parcheggiato,
Harake ci accompagna nel souq. Qui facciamo una passeggiata stupenda tra
vicoli, negozi di ogni genere, colori e odori.
Vediamo la gente del posto
che, come ogni giorno, va a fare le compere nel cuore della città.
A Tripoli visitiamo
probabilmente uno dei più bei souq mai visti prima. Rimaniamo affascinati da
questo enorme “mercato”, il vero volto della città, la sua essenza e la sua
anima. Per noi che amiamo i mercati, questo è davvero un sogno!
Finito il giro del souq,
ripartiamo alla volta del parco Cedars Of God!
Seguiamo il percorso di trekking all’interno del parco,
molto semplice e nemmeno troppo lungo. Questi alberi sono meravigliosi, alcuni
davvero giganteschi e maestosi, altri invece piantati da poco.
Un posto spettacolare!
Finita la nostra passeggiata nel parco, Harake ci porta
attraverso la Qadisha valley fino alla French Room, un punto in cima alle
montagne, da cui si gode di una vista superlativa sulle vallate circostanti.
Poi andiamo fino al Jita point da cui invece si può ammirare tutta la Qadisha valley.
Ultima tappa di oggi. Un monastero letteralmente
incastonato nella valle, costruito diversi secoli fa a ridosso della parete
della valle, in simbiosi con la natura. Visitiamo la chiesa e le stanze del
monastero.
Raggiungiamo nel primo pomeriggio Batroun, dove passeremo
la notte.
Harake ha prenotato per noi un appartamento davvero
carino nel centro della cittadina.
Batroun è la zona più turistica del paese, una cittadina
che si sviluppa sulle sponde del mare, con un centro delizioso, viuzze piene di
locali e ristoranti e tanti, tanti turisti!
Passiamo il resto della giornata a gironzolare.
18 – 19 Agosto – valle di Beqaa, Baalbeck, Beirut
Gli ultimi due giorni in Libano li dedichiamo alla valle
di Beqaa e agli ultimi posti che ci mancano di Beirut.
La valle di Beqaa che si estende tra Libano e Siria, è
una vallata fertile e verde.
La nostra prima tappa è Anjar, un’antica città omayyade, fondata intorno al 700 sulla
strada che collega Beirut a Damasco.
Visitiamo il sito archeologico, un insediamento fortificato e cinto da mura, con cardo e decumano che dividono l'area urbana in quattro settori identici. La città comprendeva anche terme e botteghe. Da vedere i resti di due palazzi con arcate e fregi in pietra.
Ripartiamo in auto e ci fermiamo in una cava dove si può
vedere una pietra gigante, lunga 21 metri, larga 4,8 e alta 4, che probabilmente era destinata ad essere il basamento di uno
dei tanti templi di Baalbek.
Ripartiamo per il sito di Baalbeck.
Il tempio di Giove, di cui ne restano solo le colonne,
doveva essere il tempio più grande mai costruito dai romani.
Poco lontano il magnifico tempio di Bacco, di cui è
possibile ancora ammirare, in alcune parti, il soffitto dell’epoca. Una vera perla
che fa rimanere senza parole.
Probabilmente uno dei più bei siti romani mai visitati!!
Una ragazza ci fa fare il giro dei cunicoli della cantina, davvero bellissime ed enormi! Per concludere con l’assaggio di tre diversi vini.
Torniamo a Beirut.
La sera a cena proviamo un ottimo ristorante armeno.
Il Libano ci ha davvero stupiti. Abbiamo visto alcune
luoghi imperdibili, delle vere meraviglie, e siamo stati accolti da una
popolazione estremamente cordiale e disponibile.
Un paese che ha avuto una storia travagliata e che merita di poter tornare a sorridere e fiorire e che tutti dovrebbero vedere una volta nella vita!
Al prossimo viaggio!
Cry e Enzo