Quest’anno per la fine del Ramadan abbiamo scelto di tornare in Africa!
Visiteremo le Cascate Victoria in Zimbabwe, poi viaggeremo per il Botswana e infine ripartiremo da Johannesburg.
VICTORIA FALLS – 4 / 7 aprile
Partiamo dal Kuwait con volo Ethiopian Airlines e, dopo lo scalo ad Addis
Abeba, arriviamo a Victoria Falls.
Soggiorniamo al Shongwe Oasis, un bellissimo
lodge in una zona tranquilla della cittadina. La nostra camera è molto
spaziosa, comoda e pulitissima, immersa nel bel giardino del lodge.
Il primo pomeriggio organizziamo una visita ad un villaggio locale. Incontriamo una famiglia che vive nelle case tipiche e il capovillaggio ci racconta delle loro usanze, della loro vita semplice e in piena armonia con la natura, ci mostra i prodotti che creano e rivendono come souvenir. Poi ci accompagna in giro per il villaggio: vediamo alcune delle case/capanne in cui abitano e la capanna adibita a cucina. Producono il gas naturale con il letame delle mucche che allevano e ci spiega come il loro modo di vivere, il consumo di prodotti esclusivamente biologici e l’utilizzo di medicine naturali siano tutti benefici che si riflettono sulla loro salute e sul loro fisico e infatti, questo signore in foto ha ben 82 anni ed è in piena forma!
È stata una visita interessante e molto istruttiva.
Finiamo la giornata bevendo un cocktail sulla torre del nostro hotel,
ammirando il tramonto e le cascate in lontananza.
Victoria Falls è davvero una meraviglia, nei due giorni di permanenza
abbiamo la possibilità di vedere le cascate da diversi punti di vista.
Come prima cosa camminiamo verso la cittadina e raggiungiamo il confine con lo Zambia. Il passaggio di confine avviene su un ponte sul fiume Zambesi, è possibile arrivarci a piedi con un pass che viene rilasciato dall’ufficio della dogana dello Zimbabwe.
confine |
Arriviamo al ponte e da qui è già possibile ammirare uno scorcio delle meravigliose cascate. Scattiamo qualche foto, facciamo un brevissimo passaggio in Zambia e torniamo sui nostri passi.
Dal ponte... |
Nel pomeriggio invece abbiamo prenotato, tramite Viator, un volo in elicottero sopra le cascate! La nostra escursione è organizzata dalla società Chikopokopo che ha offerto un servizio perfetto, sono stati puntuali e molto professionali.
Arrivati all’area di partenza, dopo aver compilato una serie di moduli ci fanno salire sul piccolo elicottero. Io sono seduta di fianco al pilota! Che esperienza magnifica! Dall’alto le cascate sono impressionanti, è possibile capire quello che l’acqua ha creato nel corso dei millenni, si vede il chiaramente il canyon scavato dall’erosione, è uno spettacolo incredibile!!
in elicottero |
Il pilota sorvola le cascate più volte, sia da un lato che dall’altro per
dare la possibilità a tutti di vedere e fotografare. Arcobaleni, riflessi e
vapore, che tripudio di bellezza! Atterriamo dopo una quindicina di minuti.
Nel pomeriggio facciamo la crociera al tramonto sul fiume Zambesi. La nave si muove lentamente sulle acque placide del grande fiume. Vediamo ippopotami spuntare con le loro orecchie dall’acqua e scrutarci in lontananza, vediamo un coccodrillo, tantissimi uccelli e un gruppo di elefanti intenti a bere sulla riva del fiume.
in crociera |
Lo scenario è stupendo, la vegetazione rigogliosa fa capolino sulle rive
del fiume e la vita attorno al fiume è brulicante, è stupendo essere in mezzo a
tutto a questo. Peccato il gruppo di turisti rumorosi con cui condividiamo il
pomeriggio…
incontri alle cascate... |
Il parco ha 16 diversi view point. Al primo c’è una statua di Livingstone, esploratore
scozzese che nel periodo 1852-56 esplorò l'entroterra africano, scoprendo,
lungo il corso del fiume Zambesi, le cascate Vittoria, cui diede il nome della
regina d'Inghilterra.
Dai primi punti panoramici è possibile ammirare la “Devils Cataract”, la guida ci spiega che questa sarà la nuova cascata che si creerà con l’erosione dell’acqua nel corso dei millenni.
Ci fermiamo in tutti i view point, fotografiamo la “Main Falls” e l’isola di Livingstone. Arriviamo fino all’”Horseshoe Fall” che in alcuni momenti è resa quasi invisibile dal vapore che sale dal fondo del fiume. L’acqua è così potente che quasi piove e, in alcuni tratti, siamo completamente bagnati! Continuiamo il percorso, la nostra meraviglia cresce man mano che ammiriamo lo spettacolo di fronte a noi! Alle Rainbow Falls immortaliamo il magnifico arcobaleno che dà il nome a questo pezzo di cascata e terminiamo con il punto da cui è possibile vedere il ponte che unisce lo Zimbabwe con lo Zambia.
Nel pomeriggio finiamo il nostro soggiorno in Zimbabwe facendo una passeggiata del paesino, comprando qualche souvenir e cenando nel ristorante Zulu Bistro, dove assaggiamo faraona e pesce di fiume con l’ottima polenta africana.
CHOBE NATIONAL PARK – 7 / 9 Aprile
Lasciamo lo Zimbabwe alla volta del Botswana, attraversiamo il confine e
raggiungiamo il River View Lodge a Kasane. Il Lodge è molto carino e si trova proprio sul fiume, la nostra
stanza è comoda e le aree comuni sono accoglienti e spaziose.
Nel pomeriggio partiamo subito per il nostro primo Game Drive nel parco.
Nonostante la pioggia riusciamo a vedere parecchi animali. Il primo incontro lo
facciamo dopo qualche minuto essere entrati nel parco, un gruppo di cinque
elefanti attraversa la strada proprio di fronte alla nostra jeep.
Proseguendo nel percorso ci imbattiamo in una mamma elefante che insegna al
piccolino a come strofinarsi contro gli alberi. Che spettacolo! La guida ci
spiega che il cucciolo avrà pochi giorni; infatti, è ancora un po’ impacciato e
spesso ruzzola tra le gigantesche zampe della mamma!
Poco dopo troviamo un folto gruppo di leoni intenti a mangiare un piccolo di giraffa. Nonostante la pioggia che batte sulla jeep, è possibile distinguere il rumore delle ossa che si rompono tra le fauci dei grossi felini. Ci sono parecchie jeep attorno ai leoni, ma loro continuano imperterriti con il loro banchetto. Poco dopo arrivano tre cuccioli seguiti dalla mamma che si accomoda poco distante dalle jeep e inizia leccarsi una zampa che deve essersi ferita durante la caccia. È una bestia gigantesca, una vera regina.
Lasciati i leoni al loro pasto, continuiamo il giro del parco. La jeep si avvicina al fiume dove riusciamo a vedere altri elefanti intenti a fare il bagno, ippopotami, impala e tantissimi tipi di uccelli, tra cui alcune aquile e parecchi marabù.
Torniamo in hotel sotto la pioggia tuttavia, nonostante il tempo, siamo stati molto fortunati!
Il giorno successivo abbiamo in programma un game drive al mattino e la crociera sul fiume al pomeriggio.
Durante il game drive riusciamo vedere di nuovo parecchi leoni, alcuni sono
gli stessi visti il giorno prima, poi vediamo una giraffa intenta a mangiare le
foglie di un albero di acacia, tantissimi impala e gazzelle, un bufalo e una
tartaruga leopardo che si aggira tranquilla lungo la strada.
Rientrati al lodge, decidiamo di uscire nel primo pomeriggio per fare un giro a Kasane. Un taxi ci lascia nel “centro” del paesino. Qui ci sono alcuni negozietti, un supermercato, una banca e un paio di uffici di cambio valuta. E poi ci sono parecchie bancarelle dove acquistiamo qualche souvenir da portare a casa. Dopo il nostro breve giro nella realtà del posto, andiamo a visitare il centro di recupero e riabilitazione per animali selvatici, il Caracal. Vediamo diverse teche con i serpenti che si trovano facilmente in questa zona, molti uccelli, tra cui anche aquile e avvoltoi, che hanno subito incidenti e sono stati salvati e ora vengono accuditi nel centro. Ci sono anche diverse specie di mammiferi, tutti salvati e portati nel centro per essere curati.
pronti per la crociera sul Chobe |
Finito il nostro giro rientriamo al lodge e ci prepariamo per la crociera
sul fiume Chobe.
La barca percorre un tratto di fiume restando sul confine con la Namibia. Facciamo così un’esperienza ancora diversa, dalla barca riusciamo ad avvicinarci ad alcuni isolotti dove pascolano enormi mandrie di bufali, alcune bestie sono enormi, alcune vecchie, altre sono ferite e finiranno i loro giorni su queste distese di erba e poi ci sono anche alcuni piccoli che camminano insieme alla mamma. Spostandoci vediamo un gruppo di elefanti che si bagnano e mangiano erba fresca.
Tantissimi sono gli ippopotami in queste acque, alcuni li vedi affiorare
appena dall’acqua con le loro orecchie e occhi curiosi, altri invece escono per
mangiare e si mostrano in tutta la loro grandezza, alcuni accompagnati dai
“cuccioli”. Addirittura, ne vediamo uno uscire improvvisamente dall’acqua
cercando di “intimorire” una barca!!
Ancora, riusciamo a vedere coccodrilli, sia in acqua che fuori… e tanti
tipi di uccelli.
Il cielo, nonostante le nuvole e qualche scroscio di pioggia, ci regala un bel tramonto e qualche arcobaleno!
Torniamo al lodge per la cena.
CENTRAL KALAHARI – 9 / 12 Aprile
Il mattino, dopo colazione, veniamo accompagnati all’aeroporto di Kasane.
Da qui inizierà una giornata di viaggio verso la remota area del deserto del
Kalahari.
Il nostro volo arriverà a Maun, non prima di aver fatto tre soste lungo il tragitto. Saliamo a bordo del CESSNA della Mack Air, una compagnia che effettua voli interni e che può raggiungere i luoghi più inaccessibili del paese.
Siamo seduti dietro i piloti! il volo è magnifico, sorvoliamo prima il Chobe e poi ci addentriamo nel paese fino a raggiungere il delta dell’Okavango, qui facciamo (per fortuna nostra) tre tappe, sorvolando una zona magnifica! Dall’alto riusciamo a scorgere tanti animali: elefanti, ippopotami, giraffe…. Praticamente un volo panoramico! Emozionante, da restare a bocca aperta!
Arriviamo a Maun. Fuori dall’aeroporto ci stanno già aspettando i ragazzi dell’agenzia per portarci verso il sud del paese. Di fronte a noi ci sono due ore di auto… su strada asfaltata. Arriviamo ad un gate, dove si supera una sorta di confine. Poco oltre ci sta aspettando una jeep. È la jeep del Great Tsau Hill lodge … altre due ore su strada sterrata per raggiungere il lodge!
Durante il tragitto riusciamo a vedere anche un po’ di animali, un elefante
intento a bere ad una pozza e tantissimi cudu, una grande antilope che vive in
questa parte di Africa.
quasi arrivati... |
Arriviamo in lodge intorno alle 5 del pomeriggio. Veniamo accolti dai
ragazzi di Roots&Journeys sotto la “tenda” principale e ci propongono
subito di andare a visitare il villaggio dei Boscimani, che si trova poco
distante. Ovviamente cogliamo la palla al balzo, lasciamo gli zaini a Kay, che
ce li porta nella nostra tenda, e partiamo subito.
Arriviamo al villaggio e veniamo subito accolti dai sorrisi e dagli sguardi
curiosi dei boscimani, intenti a cantare e ballare intorno al fuoco. C’è
un’altra turista, Svetlana una ragazza russa, con cui condivideremo le nostre
tre giornate nel Kalahari.
Conosciamo la nostra guida, Anthony, un signore fantastico che ci farà
scoprire un sacco di cose di questo posto così remoto!
Torniamo al lodge dopo aver assistito ad un magnifico tramonto e finalmente scopriamo la nostra sistemazione! La nostra
tenda ha un bel letto comodo, qualche tavolino e mobiletto per appoggiare le
cose. All’esterno c’è la zona “bagno”: un water da campeggio , un catino per
lavarsi e un gancio dove si può appendere la sacca per la doccia! È molto
semplice, ma fare la doccia all’esterno nei caldi pomeriggi è davvero
bellissimo!
Il lodge è nel complesso molto semplice, ci sono una decina di tende, la
copertura tendata dove vengono serviti i pasti, la cucina e la piscina.
In questo periodo la piscina è inagibile perché gli elefanti sono passati a
dissetarsi e hanno distrutto un po’ di cose, incluso un paio di tende degli
ospiti, che per fortuna erano vuote!!
Non c’è acqua corrente e anche l’elettricità è disponibile solo alcune ore
al giorno, quando viene acceso il generatore. La connessione dei telefoni è
inesistente, riusciamo a connetterci solo qualche minuto dal wifi dell’ufficio,
quando c’è corrente… tre giorni stupendi in cui riusciamo a disintossicarci da
tutto!!!
panorama dal Great Tsau Hill
I nostri giorni nel Kalahari trascorrono immersi nella pace assoluta.
colazione
Facciamo degli incontri stupendi con i boscimani, usciamo con loro una
mattina e andiamo in giro nella boscaglia. Ci mostrano diversi tipi di piante
che usano come medicinali, trovano radici che ci fanno assaggiare, ci fanno
vedere come accendere il fuoco.
Sono una tribù piccolina, il capo e la moglie sono persone dolci e gentili.
Poi ci sono il figlio con la moglie e delle sorelle con i mariti, alcuni
giovani nipoti… una famiglia unita, in cui ciascun membro ha le proprie
mansioni.
accendere un fuoco... |
Il Kalahari è l’unico posto in cui i boscimani possano ancora avere i loro
villaggi, ma comunque la loro vita si deve adeguare al cambiamento e alla
“civiltà moderna” e presto verranno perse le abitudini e le tradizioni secolari
che caratterizzano la più antica tribù del mondo.
Lo spettacolo che ci circonda è infinito, lo sguardo corre lungo la steppa
che sembra davvero non avere una fine. Con Anthony saliamo sulla collina del
Great Tsau hill. Da qui possiamo solo immaginare la vastità di questa pianura.
Ci fermiamo fino al tramonto per ammirare la bellezza del cielo africano mentre
le nuvole si accendono di tante sfumature di rosso.
Durante i nostri Game Drive vediamo diversi animali: struzzi, licaoni,
scoiattoli, gazzelle, cudu, elefanti… non tantissimi in effetti, ma è normale
vista la vastità dell’area e il tipo di vegetazione, in cui ci si può
nascondere facilmente.
I giorni trascorsi nel Kalahari sono stati meravigliosi.
Non è facile descrivere le sensazioni e la bellezza.
È stato tutto un insieme di esperienze e di emozioni: la doccia sotto il
cielo blu, l’ottima cucina della chef Debby, le chiacchierate con i ragazzi del
lodge, le cene alla luce del falò, i tramonti infuocati, la via lattea
brillante sopra le nostre teste, i risvegli alle prime luci dell’alba e il
freddo del mattino.
Restare tre notti in questo luogo, lontano da tutto, completamente staccati
dal nostro mondo, in una sistemazione bella ma spartana è stata davvero
un’esperienza particolare, probabilmente non adatta a tutti, ma che a noi ha
regalato alcuni dei momenti più belli di questo viaggio.
MOPIRI – OKAVANGO DELTA – 12 / 14 Aprile
Il mattino, prima di lasciare il Great Tsau Hill, facciamo un’ultima
escursione, un giro in e-bike! Sfrecciamo in mezzo ai cespugli, sui sentieri
sabbiosi, davvero divertente!
Salutiamo i nostri amici del lodge e, insieme a Svetlana, ripercorriamo la lunga strada verso Maun.
A Maun ci imbarchiamo su un CESSNA della Mack Air e, dopo due tappe,
atterriamo sulla pista di Mopiri. Mopiri – Roots & Journeys
(rootsandjourneys.com) La
nostra guida ci sta già aspettando, lo seguiamo sul sentiero verso il molo dove
saliamo sulla barca che ci accompagnerà al lodge.
Veniamo accolti dalle simpatiche ragazze del lodge, che ci aspettano per
l’afternoon tea sulla terrazza di fronte al lago.
Dopo esserci sistemati nel nostro bellissimo bungalow/tenda, usciamo per la
nostra prima gita: una bella crociera sul lago al tramonto. Siamo insieme ad
una simpatica coppia di signori francesi.
Vediamo un sacco di uccelli, diversi ippopotami e alcuni coccodrilli
spuntare dall’acqua. Ma soprattutto assistiamo ad un tramonto magnifico, il
rosso fuoco del cielo si riflette sull’acqua placida del lago, uno spettacolo
senza eguali che ci lascia davvero a bocca aperta.
Il nostro giro tra i canali è bellissimo, ammiriamo da vicino fiori, piante e uccellini… attorno a noi solo la natura, i suoi colori, i suoi profumi e i suoi suoni. Ci fermiamo per fare una passeggiata tra alberi e cespugli e poi ritorniamo con calma verso la barca del lodge che ci riaccompagna per l’ottimo pranzo.
Nel pomeriggio uscita di pesca e tramonto! La pesca non è molto fortunata
ma ci divertiamo lo stesso!
La sera i ragazzi del lodge preparano una cena speciale per noi e si
prodigano in danze e canti per salutarci. Che emozione!!
lo staff di Mopiri
Prima di lasciare questo posto incredibile, ci godiamo un’ultima gita nel
villaggio di Mopiri dove vivono gli abitanti del luogo.
Il nostro aereo della Mack Air atterra sulla pista di Mopiri per riportarci
a Maun, dopo il solito splendido volo panoramico.
A Maun, dopo un paio d’ore, ci imbarchiamo sul volo di Airlink per Johannesburg.
JOHANNESBURG – 15 Aprile
Arriviamo a Johannesburg nel pomeriggio, alloggiamo al Garden Court SandtonCity a due passi da Mandela Square.
Dopo esserci sistemati in camera decidiamo di uscire a fare due passi e per
cenare.
Appena usciti dall’hotel veniamo informati dalla sicurezza di fare estrema
attenzione perché la città è molto pericolosa, ci dà una serie di dritte e ci
avviamo cauti verso Mandela Square.
Entriamo nel centro commerciale, è domenica ed è tutto chiuso. Usciamo
sulla piazza dominata da una statua gigantesca di Nelson Mandela. Ai lati della
piazza ci sono parecchi ristoranti. Su consiglio di un collega, decidiamo di
mangiare da Trumps. Il ristorante è gigantesco ed è pienissimo. Per fortuna
abbiamo prenotato il giorno prima… ci accomodiamo e mangiamo dell’ottima carne accompagnata
da uno squisito vino sudafricano.
Il lunedì pomeriggio abbiamo il volo di rientro in Kuwait, così
organizziamo un tour con una guida per il mattino.
Alle 8 arriva Themba a prenderci alla reception. Saliamo sul minivan e iniziamo subito il giro della città. La guida ci racconta la storia del paese, ripercorriamo insieme a lui fatti noti e alcuni invece che non conoscevamo, ci spiega cosa è stato l’apartheid e il fatto che nella sostanza non sia mai realmente finita, nonostante sulla carta sia stato abolito nel 1991.
Percorrendo le strade della città vediamo quartieri sicuri, zone dove i “bianchi” vivono tranquilli e dove, grazie alle misure di sicurezza, è possibile anche camminare, vedere negozi e ristoranti.
Passiamo in zone meno sicure, le case sono circondate da mura alte e fili spinati elettrificati e tutte hanno un servizio di sicurezza privato.
mercati nei quartieri meno sicuri
Vediamo le scuole dei “benestanti”, scuole bellissime che solo l’élite può
permettersi.
La guida ci porta poi a vedere la casa dove è morto Nelson Mandela. Fuori sono stati lasciati tanti messaggi di stima e di ringraziamento…
Il nostro giro continua nei quartieri “neri”. La guida ci spiega che ci può
portare in queste aree solo perché ha un’auto senza insegne e con i vetri
oscurati.
Siamo testimoni di una condizione di vita davvero mostruosa, strade piene
di immondizia, sporcizia ovunque. La miseria è visibile negli occhi delle
persone, nella fatiscenza degli edifici. Vediamo alcuni “mercati” di strani
prodotti e intrugli “medicamentosi”.
Restiamo senza parole di fronte alla povertà di queste persone che non
hanno davvero nessuna possibilità di riscatto e di crescita.
Arriviamo al quartiere di Soweto. È un’area enorme, abitata da oltre un
milione di abitanti.
Alcune zone sono ancora delle vere e proprie baraccopoli, Themba ci spiega che qui vivono ancora più di 250 mila persone!
Arriviamo poi nella via dove viveva Nelson Mandela e visitiamo la sua casa,
dove adesso c’è un museo.
In questa casa, Mandela visse con la prima moglie Evelyn negli anni 40, poi
si trasferì con Minnie, la seconda moglie, nel 1958.
Minnie continuò a vivere qui anche durante la prigionia del marito, periodo
durante il quale la famiglia subì diversi attacchi, anche da parte della
polizia.
Nel museo è possibile ripercorrere la storia della battaglia di Nelson
Mandela contro l’apartheid e la discriminazione in Sudafrica.
Concludiamo il nostro tour a Mandela Square.
Recuperati i bagagli partiamo per l’aeroporto, dove con volo Ethiopian Airlines torniamo in Kuwait.
Siamo tornati in Africa dopo qualche anno ed è stata una nuova fantastica
esperienza! Diversa da quella fatta in Tanzania.
Un viaggio straordinario e incredibile che ci ha fatto venire ancora più
voglia di tornare in questo meraviglioso continente!
A presto!
Cry e Enzo