lunedì 19 giugno 2017

Giappone: tra modernità e tradizione

Di rientro dalla Thailandia, a gennaio, iniziamo a studiare il calendario 2017 e notiamo subito che Pasqua cade molto vicino ai Ponti del 25 aprile e 1 maggio. Quale occasione migliore per organizzare un bel viaggio?
Consultiamo immediatamente Barbara e Giuliano. Dopo l’esperienza positiva in Oman, conveniamo tutti sulla necessità di un nuovo viaggio insieme!
La scelta ricade sul Giappone!


Voli con Emirates (520 euro circa), il 13 aprile partiamo da Malpensa (i nostri amici hanno voli diversi, li incontreremo a Matsumoto).
Dopo un breve scalo a Dubai ripartiamo per Tokyo – Haneda, dove arriviamo il 14 intorno alle 23.
La coda all’immigrazione è piuttosto lunga.
Ritirato il nostro zaino corriamo a ritirare il pocket wifi che abbiamo prenotato.
Riusciamo a prendere l’ultimo treno della Keikyu Line e scendiamo alla fermata Kamata.
Abbiamo prenotato l’hotel Grand Park Panex. È comodo, a pochi chilometri dall’aeroporto Haneda e raggiungibile a piedi dalla fermata Keikyu Kamata.
Le camere sono piccoline ma pulite e con bagno privato.
Dopo una bella doccia, sveniamo esausti sul letto.

15 / 17 aprile – Nagano, Matsumoto, Takayama


treni alla stazione di Tokyo
Il mattino del 15 lasciamo il nostro albergo e andiamo alla stazione JR di Kamata, da dove prendiamo un treno per la stazione centrale di Tokyo. Qui ritiriamo i nostri JR pass e saliamo subito in treno, direzione Ueda, sulla linea che porta a Nagano.

Ueda

Ueda

Ueda

Arrivati a Ueda, lasciamo i nostri zaini in uno dei tanti locker che si trovano in stazione e ci incamminiamo verso il Castello. Una passeggiata di 10 minuti. Lo spettacolo è davvero bello.
Il castello è circondato da un fossato. Tutto intorno ciliegi.

zainetto a Ueda
Gli alberi sono nel pieno della fioritura, i rami sono carichi di fiori bianchi.

Lungo la strada ci sono bancarelle che vendono di tutto, soprattutto cose da mangiare. C’è tantissima gente che è venuta fin qui a godersi questo spettacolo, molti fanno un vero e proprio picnic nei prati. Passeggiamo, mangiamo, fotografiamo e osserviamo. Siamo gli unici occidentali in zona. Bel modo di iniziare il nostro viaggio!


ciliegi
ciliegi

ciliegi

Nel primo pomeriggio riprendiamo il treno e in una ventina di minuti siamo a Nagano. Lasciamo gli zaini nei locker e passeggiamo per la cittadina che nel lontano 1998 aveva ospitato le Olimpiadi invernali. Arriviamo al tempio Zenko-ji. 
Zenko-ji
Iniziamo anche a vedere molte persone vestite in kimono, cosa che noteremo per tutto il resto del Giappone, ma per adesso è una novità e ne veniamo rapiti!

Ryokan
Fatta qualche foto al tempio, alle statue e al giardino, torniamo verso la stazione. Prendiamo il treno che in un’ora e mezza ci porta a Matsumoto, dove abbiamo appuntamento con gli amici Barbara e Giuliano.
Andiamo subito a lasciare gli zaini nel Ryokan che abbiamo prenotato, il Ryokan Matsukaze. La camera è di quelle tipiche giapponesi, con tatami e futon. Questa sarà la prima di una lunga serie di notti dormite a terra!


donne in abiti tradizionali

segnali


Torniamo verso la stazione, non facciamo in tempo a chiederci quando arriveranno Barbara e Giuliano che  li vediamo scendere le scale! Un tempismo perfetto!
Lasciati i loro bagagli in hotel, usciamo per andare a cena. Mangiamo nel ristorante Takuma, trovato su tripadvisor.
Castello di Matsumoto
Cena a base di tonkatsu, la cotoletta giapponese e poi tutti a dormire!











Il mattino dopo andiamo a visitare il castello di Matsumoto. Il castello è circondato da un bel giardino, ci sono parecchi ciliegi in fiore. 
La giornata è bellissima e tutto intorno si vedono le montagne innevate. Entriamo nel castello, all'ingresso ci danno una busta in cui mettere le scarpe, visto che si deve camminare scalzi. L’interno è semplice, come tutti i castelli Giapponesi. Si sale per scale piuttosto ripide, in alcuni punti ci si deve quasi arrampicare. Arriviamo in cima, da dove si può vedere tutta la cittadina circondata dalle montagne.

sposini davanti al castello

Alpi giapponesi
Usciti dal castello , facciamo un giro nel giardino, scattiamo un po’ di foto e ammiriamo gli alberi fioriti. Ritornando verso la stazione, passeggiamo nella cosiddetta strada delle rane. Una stradina particolare, con tanti negozietti e bancarelle e le immancabili rane che la decorano.

Torniamo alla stazione, è ora di ripartire. Questa volta abbiamo acquistato i biglietti del pullman per arrivare a Takayama. Il tragitto attraversa una zona delle Alpi giapponesi, la strada stretta si snoda sulle montagne, il paesaggio è davvero bello, in alcune zone c’è ancora la neve! Arriviamo dopo un paio d’ore a Takayama, dove abbiamo prenotato il Country hotel, davanti alla stazione.

Higashiyama Teramachi, Takayama
 Dopo esserci sistemati nelle camere, andiamo alla scoperta della città. Visitiamo la zona dei templi sulle colline, Higashiyama Teramachi, da cui si può vedere la città e nello sfondo le montagne, poi facciamo una passeggiata nel quartiere Sanmachi, nel cuore della città vecchia.
Per cena ci ritroviamo in una zona piena di locali microscopici, ci fermiamo in un paio, a gustare spiedini e pesce alla griglia!

cena
micro-ristorante
Il mattino dopo andiamo a vedere i mercati di Takayama, prodotti locali si alternano a bancarelle di souvenir. Facciamo una passeggiata nelle antiche vie di Sanmachi, entriamo nei negozi di sakè e nei negozietti di souvenir. Pranziamo a base di ramen e poi prendiamo il treno per Kanazawa, dove arriviamo sotto la pioggia.

Sanmachi

18 / 19 aprile – Kanazawa
Con un pullman raggiungiamo l’hotel che abbiamo prenotato, l’APA Hotel Chuo. Si trova in una zona piuttosto vivace, ci sono parecchi negozi e ristoranti. Le camere sono piccole ma hanno il bagno privato. In hotel c’è anche il bagno pubblico, l’onsen, che decidiamo di provare. 
Omicho Market
Usciamo sotto la pioggia per fare due passi e cercare un posto per la cena. Di fianco alla via principale ci sono un paio di stradine con piccoli locali per mangiare o bere qualcosa. Troviamo un posticino molto carino, dove ceniamo a base di pesce.

Omicho Market

Il mattino successivo il tempo è ancora un po’ incerto, ma non ci scoraggiamo. Andiamo a vedere il mercato di Omicho, un mercato molto grande e vivace, dove il pesce la fa da padrone, ma si possono trovare anche molti altri prodotti locali.


quartiere delle geishe
Kenrokuen
Con il loop bus raggiungiamo il vecchio quartiere delle geishe, dove entriamo a visitare una casa, ancora ben conservata e con molti oggetti esposti. Piccole case tradizionali si affacciano sulle viuzze, alcuni edifici sono stati trasformati in case da thè o negozi di souvenir. Sotto una leggera pioggerellina facciamo una passeggiata e scattiamo un po’ di foto e torniamo a prendere il bus. Arriviamo fino al Parco di Kenrokuen, uno dei giardini più belli del Giappone. Per fortuna ha smesso di piovere. Gli alberi si affacciano su  laghetti, alcuni ciliegi sono ancora fioriti e sono presi d’assalto per le fotografie. Il terreno è ricoperto dal muschio ed è tutto estremamente ordinato e ben curato. 
Kenrokuen
Peccato sia ormai la fine della fioritura e che il vento della sera prima abbia ormai fatto cadere il 90% dei fiori, altrimenti lo spettacolo sarebbe stato unico. Comunque il parco rimane affascinante. Scattate un po’ di foto e fatto un bel giro, usciamo e attraversiamo il parco del Castello.


È ora di pranzo, torniamo al mercato di Omicho! Prendiamo un po’ di pesce (cotto e crudo) alle bancarelle del mercato, davvero un ottimo pranzo! Sazi ricominciamo il giro della città.
Riprendiamo il loop bus e andiamo nel quartiere Naga-machi, l’antico quartiere dei samurai. In questa zona il tempo sembra essersi fermato da oltre 100 anni, le residenze sono circondate da muri di fango essiccato pietre e legno, i tetti sono fatti di placche di legno. Visitiamo l’antica dimora di un samurai, all’ingresso la tipica armatura, stanze con il tatami, porte scorrevoli decorate e un bellissimo giardino interno.


casa del Samurai


casa del Samurai

Visitiamo ancora la zona dei templi e poi cena in un ristorante a conduzione famigliare.















19 / 22 aprile – Kyoto
Il mattino raggiungiamo Kyoto in treno. Abbiamo prenotato l’hotel Yadoya Hiraiwa, camera in stile giapponese con bagni in comune. La stanza è piccina, il futon abbastanza scomodo.
Lasciati gli zaini andiamo subito a prendere il treno che ci porta al santuario Fushimi Inari Taisha, santuario scintoista dedicato al dio Inari, dio del riso e dell’agricoltura.


Fushimi Inari Taisha
Fushimi Inari Taisha

Fushimi Inari Taisha


Ciò che rende famoso questo santuario sono i sentieri che si possono percorrere sotto centinaia di torii, le porte sacre.
Ovviamente non siamo gli unici ad essere in visita in questo santuario, ma nonostante il flusso continuo di turisti, man mano che si sale verso la collina si riesce a trovare qualche momento di calma.
Le porte sono di un colore rosso/arancione molto acceso, ai lati ci sono delle incisioni. Si creano dei veri e propri tunnel sotto cui passeggiare, è un luogo estremamente suggestivo. 
Scattiamo molte foto e lungo la salita ci fermiamo in un piccolo ristorantino a mangiare zuppa di udon.
Si tratta sicuramente di uno dei posti più affascinanti che abbiamo visitato.





La sera andiamo a vedere la zona Ponto-cho. Queste vie sono piene di locali e ristoranti molto carini (abbastanza cari). Abbiamo qualche difficoltà a sceglierne uno, molti non hanno menù in inglese o immagini dei piatti quindi non capiamo nemmeno cosa offrano.
Mangiamo in uno che fa spiedini di vario genere.
Il mattino dopo iniziamo la giornata con la foresta di bambù.


foresta di bambù


Una stradina si sviluppa nella foresta, ma non è esattamente come ce lo immaginavamo. Non pensavamo che in mezzo ci passassero le macchine… scattiamo un po’ di foto cercando di evitare macchine e persone, peccato perché sarebbe un posto davvero incredibile.


foresta di bambù

Prendiamo un pullman e andiamo a visitare il Padiglione d’oro, il Kinkaku-ji. Il tempio a tre piani è completamente ricoperto di foglie d’oro e si affaccia su un lago, bellissimo il giardino che lo circonda.


Kinkaku-ji

Ginkaku-ji
Usciti dal padiglione d’oro, andiamo a quello d’argento, il Ginkaku-ji. Questo tempio zen è completamente immerso in un giardino di sabbia e tutto intorno si sviluppa un bellissimo giardino di muschio con tantissimi aceri; seguendo il circuito circolare si può godere della vista su tutto il complesso e sulla città. Molto bello.

Usciti dal tempio, ci incamminiamo lungo la passeggiata del filosofo. Purtroppo la maggior parte dei ciliegi sono già sfioriti, ma lo spettacolo degli alberi lungo questo canale è comunque piacevole. Passeggiamo fino alla fine del cammino per poi tornare in centro e, visto che è ora di pranzo, andiamo al Nishiki market, un enorme agglomerato di bancarelle che si susseguono lungo una via coperta. È un mercato decisamente affollato. Dopo qualche spiedino e pesce alla griglia, andiamo al Castello Nijo. Il castello fu realizzato ad inizio del 1600, si tratta di un edificio molto grande. È possibile visitarlo e ammirare i dipinti sui paraventi e sulle porte. Tutto intorno un bellissimo giardino.. Facciamo una passeggiata e qualche foto agli ultimi ciliegi in fiore.
giardini

passeggiata del filosofo

per Kyoto...

geisha
Ceniamo nel quartiere di Gion. Mangiamo degli ottimi ramen.
Abbiamo ancora una giornata a Kyoto e la passiamo girovagando nel quartiere di Higashiyama, tra templi, giardini e viuzze. Assaggiamo il thè verde con dei dolcetti giapponesi a base di fagioli in un locale consigliato su tripadvisor, Kasagiya, che si trova in una delle vie più caratteristiche della città. Mentre passeggiamo, incontriamo due geishe nel quartiere Gion.
Un’altra giornata intensa e tanti chilometri percorsi.

geisha 
Kyoto




22 / 23 aprile – Hiroshima e Miyajima
Hiroshima
Lasciato il nostro hotel di Kyoto, andiamo in stazione a prendere il treno per Hiroshima. Arrivati a destinazione, lasciamo i nostri zaini nei locker della stazione e con il loop bus (gratuito per chi ha il JR pass) andiamo a vedere il museo della bomba atomica. Ci sono tantissimi visitatori, ma riusciamo comunque a ripercorrere la storia di quel tragico momento. Si può vedere la città come era prima e dopo la bomba nucleare. Osserviamo le immagini, i reperti e i filmati che testimoniano quanto avvenuto.
Lo stato d’animo non è descrivibile. Sicuramente da vedere.

Hiroshima

Usciamo dal museo e attraversiamo il memorial park. Vediamo il cenotafio, che contiene i nomi di tutte le persone che hanno perso la vita a causa della bomba atomica, il memoriale della pace e quello dei bambini morti in guerra. All'estremità del parco, dalla parte opposta del fiume, c’è il Bomb Dome, forse il monumento più conosciuto, dichiarato patrimonio dell'Unesco, del quale rimangono i resti della cupola in bronzo. Era il centro della Camera di produzione industriale di Hiroshima ed è l’unico edificio non completamente distrutto dallo scoppio.


Bomb Dome

Ritorniamo in stazione, per pranzo assaggiamo l’okonomiyaki, un piatto tipico di Hiroshima, una specie di crepe ripiena di verdure, carne, uova e noodle, una botta calorica!
okonomiyaki

Dopo aver recuperato gli zaini, andiamo al porticciolo da dove partono i traghetti per Miyajima. Arriviamo sull'isola nel pomeriggio.



Miyajima

Dopo esserci sistemati in hotel (Sakuraya), andiamo a visitare l’Itsukushima Shrine, il tempio sulla spiaggia con il caratteristico torii in mezzo all'acqua.


Usciti dal tempio,facciamo un giro nella via centrale del paesino, ci sono tanti negozi di souvenir e di dolci e qualche cerbiatto che gira libero per le stradine! Facciamo un po’ di spese e assaggiamo qualche dolcetto. Ceniamo in uno dei pochissimi ristoranti aperti dopo le 17. Sull'isola dopo il tramonto, sembra di restare soli. Pochissime persone si aggirano per le stradine oltre a noi…






Miyajima

Miyajima

23 / 24 aprile – Himeji, Osaka e Nara

Castello di Himeji
Lasciamo Miyajima con uno dei primi traghetti, prendiamo il treno verso Osaka e ci fermiamo per una tappa, Himeji. Andiamo a vedere il castello, uno dei pochi non distrutti da guerre o terremoti. Il castello è circondato da un bellissimo giardino, sicuramente durante la fioritura dei ciliegi vedere il castello bianco immerso nei fiori deve essere fantastico! 

Noi ci dobbiamo accontentare di vederlo nel verde! Bello, da fuori vale la pena vederlo. Dentro invece è completamente spoglio e alcune scalinate sono particolarmente ripide infatti si formano spesso delle code per salire o scendere. La visita all'interno, a nostro parere, si può tralasciare.



Dopo aver visitato il castello andiamo a vedere il giardino Kokoen, tipico giardino giapponese di stile Edo.
Kokoen
Riprendiamo il treno e raggiungiamo Osaka nel pomeriggio, dove abbiamo prenotato una camera in stile giapponese per quattro all'Osaka Drop Inn. Passiamo la serata nella zona Dotonbori. È una via piena di vita e ricca di ristoranti. Insegne colorate al neon e cartelloni pubblicitari animano le vie.


Osaka

Osaka

Il mattino dopo prendiamo il treno in direzione Nara.
Le maggiori attrazioni di Nara sono i templi e noi ne vediamo alcuni tra i principali.  


Todai-ji

Ad una ventina di minuti a piedi dalla stazione troviamo il tempio Todai – Ji , il più importante. Il tempio buddista è interamente in legno e la maggiore attrazione è il Daibutsu – Den, una grossa costruzione in legno che ospita il Buddha Daibutsu (il più grande al mondo, alto 15 metri). Molto bella anche la porta di ingresso al tempio Nandai – mon, situata a pochi metri ad est del Daibutsu – Den.



Kofuku-ji
Più vicino alla stazione c’è il Kofuku – Ji. Degli originali 150 edifici solo alcuni sono arrivati fino a noi; due di essi sono una pagoda a tre piani ed una a cinque piani; quest’ultima, con i suoi cinquanta metri, è seconda in altezza solo a quella situata nel tempio Toji a Kyoto.



Passeggiamo nel parco di Nara, vicino a numerosi cerbiatti che cercano qualcosa da mangiare.
Andiamo poi  a vedere il giardino Isuien.


giardino Isuien

Nel pomeriggio rientriamo ad Osaka e per cena assaggiamo la squisita carne di Kobe, sempre nella zona di Dotonbori.


carne di Kobe



25 / 27 aprile – Koyasan e Kamakura
Partiamo alla buon ora da Osaka e dopo qualche cambio di treno arriviamo alla stazione della cabinovia che porta a Koyasan.
Koyasan si trova su un altopiano avvolto da foreste. Qui sorge il complesso monastico del monte Koya, il quale ospita il Danjo Garan, cuore dell’intero sito sacro, fatto di templi, sale finemente decorate, pagode, statue buddiste.
Qui si trova uno dei più antichi monasteri buddisti, risalente a 12 secoli fa ed è sede della setta che pratica un tipo di Buddismo esoterico, il Buddismo Shingon.
Il monastero è circondato da una fitta foresta di cedri maestosi, un’area che prende il nome di Okuno –dove sorge un vasto cimitero che ospita i mausolei di molti personaggi giapponesi importanti.

Kongobuji

Con il pullman raggiungiamo il tempio in cui pernotteremo, Yochi in. Lasciamo gli zaini ai monaci e andiamo subito a fare un giro per il paesino.
Visitiamo il primo tempio, quello principale, il tempio Kongobuji.
Al suo interno si possono ammirare decorazioni di grande pregio, come i magnifici dipinti sulle porte fusuma, e si possono gustare tè verde e deliziosi pasticcini, mentre all’esterno si può ammirare uno dei più grandi giardini di pietra del Giappone, il Banryutei.

Kongobuji

Con un pullman raggiungiamo Okunoin Gobyo, un enorme cimitero circondato da alberi secolari. Passeggiare tra le tombe, alcune antichissime. E’ molto suggestivo, si respira un’atmosfera mistica e sacra.


Okunoin Gobyo

Okunoin Gobyo

Arriviamo fino al mausoleo di Kobo Daishi. Migliaia di lanterne rosse riempiono il tempio e nel piano inferiore è possibile vedere migliaia di statuette di Buddha. Bellissimo.
Riattraversiamo il cimitero e ritorniamo a piedi nel paesino.


Danjo Garan


Andiamo a vedere ancora il complesso di templi di Danjo Garan e per finire il Daimon, il cancello d’ingresso principale al Koyasan.
Per cena è praticamente impossibile trovare un ristorante aperto, così facciamo un po’ di spesa al Family Mart che si trova a due passi dal nostro tempio e ceniamo in camera.
Il mattino dopo, alle 6, veniamo svegliati dalle campane dei monaci, ci prepariamo e andiamo nel tempio della preghiera. Qui un monaco ci parla un po’ in giapponese e poi inizia la preghiera, alla quale partecipiamo anche noi. Un momento molto particolare che solo a Koyasan è possibile vivere.
Inizia quindi una lunga giornata di viaggio. Prendiamo pullman, cabinovia e un numero esagerato di treni per arrivare nel pomeriggio a Kamakura.
Qui alloggiamo all'IZA Kamakura Guest House, abbiamo una camera da quattro e i bagni sono in comune.
Nonostante il lungo viaggio abbiamo ancora tempo per visitare alcuni dei templi principali.
Visitiamo il tempio Hase-Dera. Lungo le scalinate si possono vedere migliaia di statuette lasciate dai fedeli. 

Hase-Dera

Poi andiamo a vedere il Grande Buddha di Kamakura, una statua in bronzo alta 13,5 metri.


il Grande Buddha

Decidiamo poi di spostarci nella zona centrale per la cena.
Il mattino dopo vediamo gli ultimi due templi più importanti: il Kenchō-ji, che è il più vecchio tempio buddista di Kamakura (con un giardino zen bellissimo), e l’Enno-ji.

27 / 30 aprile – Tokyo
Lasciamo Kamakura alla volta della nostra ultima tappa: Tokyo.
Alloggiamo nella zona Akihabara, nell'hotel Akihabara 3000, nei pressi della stazione JR e metro. Abbiamo prenotato due camere doppie, piccole ma comode.
Hachiko


Lasciati gli zaini in hotel, iniziamo a girare un po’, iniziando proprio dal nostro quartiere. Akihabara, anche chiamata Electric Town, è il cuore dell’elettronica. Negozi giganteschi  vendono cellulari, fotocamere e molto altro a prezzi competitivi. Oltre ai negozi di elettronica, ci sono decine di negozi specializzati in manga e anime. Vediamo decine di persone acquistare fumetti, carte da gioco, statuette e molte altre cose che non riusciamo a identificare.
Dopo un ottimo pranzo a base di gyoza, andiamo fino a Shibuya a vedere la famosa statua di Hachiko, il cagnolino la cui storia ha commosso tutto il Giappone per l’amore e la fedeltà al suo padrone.
Qui saliamo da Starbucks per vedere dall'alto il trafficatissimo incrocio. Facciamo poi un giro per le viuzze della zona. Ci spostiamo nella zona degli affari e dello shopping, Shinjuku. Prima di cena, saliamo sul Metropolitan Government Building per vedere Tokyo dall'alto. L’ingresso è gratuito e la vista è carina.

incrocio di Shibuya

Il giorno successivo le nostre strade si dividono, Barbara e Giuliano vanno a vedere il monte Fuji, gita in giornata sfruttando l’ultimo giorno di validità del JR pass. Io e Enzo invece decidiamo di restare a Tokyo.





Arriviamo in treno a Ueno. Passeggiamo nel parco, che durante la fioritura dei ciliegi deve essere meraviglioso, e arriviamo al Tokyo Metropolitan Museum of Art, che ha una buona esposizione di opere d’arte giapponesi. Dopo la visita proseguiamo la nostra passeggiata nel quartiere. Passiamo in viuzze piccoline, su cui si affacciano tempietti e piccoli cimiteri, intorno casette di legno parecchio vecchie. Non sembra di stare in una metropoli! Proseguiamo attraverso un parco/cimitero fino a Ginza, dove cerchiamo la strada Yanaka Ginza. Sembra di essere catapultati nel passato.


La nostra giornata passa da un quartiere all'altro, tra zona di grattacieli e negozi di lusso a aree più tranquille.
Ci ritroviamo con Barbara e Giuliano in serata e andiamo a mangiare dell’ottimo sushi a Shinjuku. Ci fermiamo al ristorante Tsukiji Kiyomura Sushi-Zanmai Higashi Shinjuku, trovato su tripadvisor. Aspettiamo una ventina di minuti prima di entrare e gustare il miglior tonno mai provato prima. Una vera delizia!




Il penultimo giorno andiamo al mercato di Tsukiji, passeggiamo tra le bancarelle che vendono al dettaglio. Cerchiamo poi l’ingresso per il mercato all'ingrosso ma purtroppo scopriamo che è chiuso perché il 29 aprile è festa nazionale! Che sfortuna!
mercato del pesce


mercato del pesce

Prendiamo la metro e andiamo nella baia di Tokyo, arriviamo fino all'isola Odaiba dove, in un parco, si può vedere una piccola statua della libertà. 



Rainbow bridge

Passeggiamo lungo la baia e arriviamo fino al Rainbow Bridge, lo percorriamo a piedi tornando verso la città. Riprendiamo la metro e andiamo al quartiere Asakusa.
Usciti dalla stazione ci ritroviamo in mezzo a una folla incredibile che si riversa sulle decine di bancarelle e negozi che vendono souvenir, kimono, dolcetti tipici. La strada porta verso il tempio Senso-ji. 


Senso-ji

Senso-ji

Compriamo qualche souvenir anche noi e ci dirigiamo verso il tempio.
Passeggiando, arriviamo al museo Hokusai, dove c’è un’importante collezione di opere del famoso artista. Le opere più conosciute sono le 36 vedute del Monte Fuji, di cui la più importante è “la grande onda di Kanagawa”. Un museo piccolino ma molto interessante.


La grande onda di Kanagawa

Ultima sera a Tokyo. Andiamo a Rappongi, dive ceniamo da Ippudo…una garanzia.
Il 30 aprile è, per noi, l’ultimo giorno. Il mattino andiamo subito al Metropolitan Government Building, speriamo di riuscire a vedere il Monte Fuji dall’alto. Nonostante la foschia, riusciamo a scorgerne la sagoma.



Shinjuku

Scesi dal grattacielo andiamo a Harajuku, facciamo una passeggiata a Takeshita Dori Street, una via dedicata allo shopping, e per la via principale,  ricca di negozi di moda.
Arriva purtroppo il momento di salutare Barbara e Giuliano e partire alla volta dell’aeroporto.
Il nostro volo parte puntuale per Dubai. Atterriamo il 1 maggio a Malpensa sotto un diluvio.

Quanti chilometri macinati in questo viaggio! Sicuramente stancante, ma molto interessante.
Comunicare non è stato semplicissimo, pochi parlano inglese, ma l’organizzazione e la gentilezza dei Giapponesi, sempre pronti ad aiutare, ci ha permesso di non avere alcun problema a girare il paese in piena scioltezza.
Oltre all’estremo rispetto che caratterizza ogni comportamento di questa popolazione, ci ha colpito il continuo contrasto tra tradizione e modernità, che si respira ovunque.
Un’altra cultura, un altro modo di essere, per certi versi molto vicino al nostro, per certi versi distante oltre ogni immaginazione.

Cri, Enzo, Barbara e Giuliano


Qualche informazione utile:
Per dormire abbiamo speso in media sui 70 euro a notte a camera.
Per mangiare abbiamo speso meno di 50 euro al giorno in due.
Utilissimo il pocket wifi, pagato 82 euro per 18 giorni.
Abbiamo fatto ottimi acquisti di souvenir nei negozi tutto a 100 yen.
La spesa maggiore è stata quella dei trasporti, volo pagato 520 euro a testa con Emirates e pass JR per 15 giorni pagato 372 euro a testa.

Ingressi in castelli, templi, case relativamente economici, in media sui 5 euro a testa.  

Qualche sito:
Japan Rail Pass
Hyperdia 
https://www.japan-experience.it/
https://www.turismo-giappone.it/
http://www.japan-guide.com/
https://www.giapponizzati.com/giappotour/
https://www.marcotogni.it/

4 commenti:

  1. Siete riusciti a farmi ricredere su una meta che da tanti puntidi vista non mi "acchiappava,".
    Soprattutto anche grazie alle bellissime foto.
    Bravi.

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  2. "Il viaggio da Kamakura a Kyoto dura dodici giorni: se viaggi per undici giorni e ti fermi quando ne manca uno solo, come puoi ammirare la luna sopra la capitale?"

    elisa

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  3. grazie Mauro... certo non è il Sud-Est Asiatico, ma è un paese che vale la pena vedere almeno una volta nella vita! :) Un abbraccio!

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